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Tutto il cibo di strada a Firenze: dal lampredotto alla schiacciata
DI: Alessandro Bertini |5 mag 2014
I termini inglesi al fiorentino verace forse non sono mai piaciuti un granché. Un vero sanfredianino di fronte alle parole "Street Food" probabilmente risponderebbe tra il laconico e l'ironico "Icchè l'è? Roba da mangiare?". Fast Food, Slow Food, Take-Away sono espressioni estranee al parlato quotidiano... noi abbiamo il cibo "da portà via" e quello da consumare lì per lì perché c'è da "penà poho"!
Se invece parliamo di cibo di strada, allora, beh... cambia tutto! A Firenze esiste una grande tradizione costruita su ingredienti semplici e genuini, chioschi e baracchini ambulanti, mini locali dotati solo del bancone di vendita e tanti tanti sorrisi e spontaneità.
Su tutti il re dello "street food alla fiorentina" (ops, l'ho detto!) è senza dubbio il panino col lampredotto di cui Simona ha già parlato qui!
Per quanti si chiedessero cosa sia: dicesi lampredotto (e qui spero che non vi verrà alla mente Fantozzi mentre dà la definizione di "punzonatura") lo stomaco, anzi, uno dei quattro stomaci del bovino, bollito in pentola. Il nome scientifico è abomaso ma ce lo vedete un fiorentino ordinare un "panino con l'abomaso"??
Giustamente, lo hanno ribattezzato con un nome più simpatico e in soccorso è arrivata una forte somiglianza con la bocca spalancata e irta di piccoli denti della lampreda, un pesce simile all'anguilla che una volta popolava le acque dell'Arno.
Il lampredotto è un piatto povero, tipico della tradizione culinaria fiorentina e se si eccettuano un pugno di ristoranti dove viene ancora preparato sulla base delle ricette di una volta, il modo migliore per assaggiarlo è da uno dei tanti "banchini di trippaio" che si trovano in giro per la città. Già, la trippa... anche quella fa parte della famiglia delle frattaglie e differisce dal lampredotto per il colore meno scuro e soprattutto per essere formata oltre che dall'abomaso da altre parti dell'apparato digerente del bovino, tra questi i prestomaci e l'esofago. Rispetto al lampredotto, la trippa si trova più facilmente nei menù delle trattorie.
Qualche indirizzo?
Tra i più noti non posso non citare l'Antico Trippaio, in una traversa di via dei Calzaiuoli, le cui specialità (anche porchetta, finocchiona e altri salumi) si gustano rigorosamente in piedi! I panini del Trippaio del Porcellino, al secolo Orazio Frullini, quarta generazione di una famiglia di trippai tra le più vecchie di Firenze (il primo banchino lo aprirono nell''800!) e quelli di Simone, in arte I'trippaio di San Frediano, conosciuto come la "buticche del lampredotto".
Il classico lampredotto è servito nel panino all'olio (il semellino, diminuitivo di semel), eventualmente bagnato nel brodo di cottura e riempito con fette di lampredotto tagliate grossolanamente, pepe, sale e salsa verde a base di prezzemolo e basilico. Poi ci sono le varianti con l'aggiunta di carciofi, spinaci o altre verdure.
Se pensate che lo "street food alla fiorentina" si esaurisca con il lampredotto siete ben lontani dalla verità! Ci sono altri due protagonisti assoluti: il primo è il panino con il bicchier di vino, il classico gottino.
In pieno centro ci sono I due fratellini, che hanno raccolto l'eredità di un locale storico che ha aperto i battenti nel 1875. Vi potete sbizzarrire con le varie farciture, senza dubbio da consigliare la finocchiona e i caeciofini sott’olio.
A un passo da Palazzo Vecchio c'è il gustoso panino con il Peposo all’imprunetina del Cernacchino, mentre tra gli Uffizi e Ponte Vecchio trovate Ino e dietro il Duomo il noto I’ Vinaino. Allontanandosi dal cuore di Firenze invece il nome da segnarsi è quello dell' Osteria da Tommy, che prepara hamburger di chianina da favola.
Infine, un cibo di strada tipicamente fiorentino è la schiacchiata all'olio, anzi, la "stiacciata". Non la focaccia soffice genovese o quella pugliese con patate e pomodori. La ricetta fiorentina prevede solo acqua, lievito, farina, sale e olio extra vergine di oliva.
Le mie preferenze vanno al Forno Galli (se ne trovano diversi sparsi in tutta la città) e al mitico Pugi, che da pochi anni ha aperto il terzo negozio in piazza San Marco ma che continuo a frequentare lontano dalle orde di turisti nel primo storico locale in via Doni, non solo per la schiacciata all'olio ma anche per la pizza al taglio.
La migliore schiacciata all’olio tuttavia si trova fuori città, a mio parere. Che dite, ne parlo in un altro articolo?
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[N.d.R. Se siete in cerca di ristoranti a Firenze date un'occhiata qui. Potrete trovare offerte su luoghi che non conoscete e magari segnalarci così un posto diverso dove mangiare il vero street food fiorentino!]
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