
Non è strano vedere bambini, anche piccoli, con gli occhiali: un bambino su sei, infatti, ha qualche problemino alla vista, che sia miopia, astigmatismo, diplopia, o altro. Come va scelta una montatura di occhiali da vista per bambini?
Scegliere gli occhiali giusti: quattro passi all'acquisto
Il primo aspetto da considerare prima dell'acquisto è la sicurezza: gli occhiali devono, infatti, avere una montatura flessibile, senza spigoli o superfici affilate, e possibilmente con giunture di gomma e senza pericolose cerniere (basta un pallone in faccia per ferire il bambino). Insomma, una montatura che possa tenere lontani i bambini da qualsiasi trauma.
Un altro fattore da considerare è la stabilità dell'occhiale, che deve poggiare sulla glabella (la parte del viso che si trova tra gli occhi) e non sul naso, che non è ancora formato.
Un occhiale da vista per bambini deve poi soprattutto essere leggero e confortevole (ma sempre resistente), deve sentirlo comodo, perché il bambino possa tenerlo su tutto il giorno ed evitare che si stanchi.

E, infine, un occhiale per bambini non deve costarci un occhio della testa, poiché un bambino cambia in media due occhiali l'anno, sia per il cambio repentino di gradazione, sia perché l'usura è elevata.
Poi non è così raro che un bimbo piccolo li perda, lasciandoli incustoditi. Un occhiale per bambini non dovrebbe mai costare più di 150 € lenti comprese.
Infine il consiglio è di lasciare scegliere la montatura al bambino, una che gli piaccia e che lo faccia sentire a suo agio, ma che non sia troppo "invasiva", che non ne modifichi troppo i tratti.
Per i bambini esistono in commercio tantissime tipologie di occhiali, dalle più colorate a quelle meno evidenti, l’importante è che piacciano ai nostri figli, a prescindere dai nostri gusti e dalle nostre eventuali scelte.
E se il bambino non vuole indossare gli occhiali?
Capita spesso che il bambino non accetti di dover indossare gli occhiali, ed è importante che i genitori non vivano con ansia questo cambiamento, poiché se il bambino intuisce l’ansia dei genitori, lo sarà anche lui, e per lui l'accettazione sarà ancora più complicata.
Il rischio maggiore è che il bambino, già titubante, colga nei genitori un "dispiacere", che lui può interpretare come un aver deluso i genitori per non essere "perfetto" come ci si aspettava.
Lavoriamo quindi innanzitutto su noi stessi evitando di lasciar trapelare i nostri sentimenti di disagio, qualora ci fossero, ed esortiamo il bambino a essere “amico” degli occhiali che sono lo strumento per raggiungere l'obiettivo di una vista migliore.
