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La gondola di Venezia e la sua storia

DI: Elisa Blog di Viaggi |23 giu 2015
La gondola di Venezia e la sua storia

Tutti sanno cos’è una gondola o per lo meno hanno presente la sua forma sinuosa e il suo luogo di nascita, ma dietro alla bellezza e all’eleganza che sfoggia solcando le acque veneziane c’è decisamente molto di più.

Forse non tutti i veneziani conoscono la sua storia, sicuramente, però, conoscono il significato del suo “pettine” o “ferro di prua”, anche se noi veneziani amiamo chiamarlo amichevolmente “el fero” (il ferro). Ogni mattone veneziano se potesse parlare, avrebbe una storia e un aneddoto magari amoroso o qualche leggenda da raccontare, così è anche la gondola, visto che nulla viene mai lasciato al caso.

Un quadro del 1500 ritrae una gondola, non come la conosciamo oggi, più corta, meno elegante e più larga. Il ferro come lo vediamo oggi era una semplice asticella di metallo, sia a prua che a poppa. Con il passare degli anni le gondole si sono evolute; tra il 1600 e il 1700, infatti, diventa sempre più un mezzo privato utilizzato per i normali spostamenti, e comincia ad assumere la forma attuale, con, anzi, un felze (copertura in legno di noce, arricchita con drappi neri).

Venezia è sempre stata conosciuta per il suo spirito libertino tanto che anche il felze divenne luogo nel quale rifugiarsi per abbandonarsi ai piaceri della carne, a conversazioni e giochi di carte. L’interno del felze era addobbato con tappezzerie anche in raso, specchi, tappetti, braceri speciali, insomma, l’aria che si respirava era quella di casa, per niente a Venezia si dice “barca xe casa” (barca è casa), ed infatti, questi piccoli rifugi, lontani da sguardi indiscreti, erano teatro di avventure proibite. Ecco spiegato anche il motivo per il quale i gondolieri erano considerati parte della famiglia dai nobili, dal momento che il loro orecchio era l’unico a poter assistere, per lo meno in parte, a ciò che accadeva dietro i drappi.

gondole

Esiste anche un canzone che testimonia, anche se in maniera giocosa, uno degli utilizzi della gondola e dice

“E tiche-tiche-ti, ti ghe disi "no"

ma mi so' che te bate el cuore,

tiche-tiche-tà, anca lu lo sa

che a Venessia l'amor se fa in gondoeta”.

Ma veniamo a noi, svelando un paio di curiosità sulla gondola e sulla sua andatura. Ebbene sì, fateci caso, mentre sinuosa solca le acque calme della laguna, non è dritta come tutte le altre imbarcazioni. La sua struttura, infatti, vira leggermente a destra, questo perchè il gondoliere rema solo da un lato (la forcola si trova sul lato destro della poppa) e con i colpi di remo fa sì che la gondola prosegua diritta. Il peso del gondoliere bilancia la curvatura della gondola, ma la sua bellezza si nasconde anche in questo “piccolo trucco”.

gondola benezia

Un’altra curiosità si cela dietro il suo colore nero, perchè i nobili veneziani, sempre un po’ vanitosi e sicuramente poco ostentatori della loro ricchezza, si divertivano e si sfidavano nell’ornare la propria gondola, mostrandola con orgoglio nei canali in “passeggiata” oppure i così detti “freschi”, occasioni di incontro e di mondanità (dopo le regate, per esempio, le imbarcazioni appostate ai lati per seguire la gara, si riversavano al centro del bacino, festeggiando). L’orgoglio veneziano nel mostrare la propria disponibilità di denaro raggiunse livelli eccessivi, tanto che fu necessaria un’ordinanza che vietasse l’addobbo delle gondole, stabilendo che dovessero essere solo ed esclusivamente di colore nero.

Il prezzo standard per un giro in gondola è di 80 euro, che diventano 100 se si sceglie di farlo all’imbrunire. Non pensate sia un prezzo eccessivo, se si pensa al tipo di esperienza che si va a vivere e ai numerosi itinerari possibili. Se avete bisogno di schiarirvi le idee qui trovate le nostre info sugli itinerari disponibili.

La gondola è la donna del gondoliere, senza uno non esisterebbe l’altra e viceversa, un amore imperituro che dura da secoli e che non morirà mai.

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