![Dove mangiare i veri spaghetti all'assassina a Bari](https://img.grouponcdn.com/seocms/4srnfrHDmDKdwRfjKZVNHr/Spaghetti_Assassina-600x399)
Andare alla ricerca delle vere ricette della tradizione pugliese, scoprire da fonti certe e documentate la loro origine e la loro evoluzione nel corso della storia, mi affascina molto. Tuttavia non è sempre facilissimo ripercorrere all’indietro un cammino che talvolta si perde sulle strade delle leggende o della tradizione orale. In questi casi diventa quasi necessario azzardare delle ipotesi, che sebbene logiche e ragionate, restano pur sempre tali, non potendo minimamente assurgere al ruolo di verità assolute.
Così la storia degli Spaghetti all’Assassina appare relativamente recente… almeno a giudicare dal fatto che il suo nome abbia, come prima fonte certa a cui sono riuscita a risalire, un articolo di Ennio Flaiano del 1972 su L’Espresso, da titolo ” Welcome in Rome”. A Bari però la ricetta, già conosciuta col nome di “Spaghetti bruciati” e forse nata come piatto di recupero del sugo di pomodoro avanzato o addirittura del ragù della domenica, conobbe una grande notorietà nei primi anni settanta grazie ai ristoratori baresi.
![Accademia Assassina](https://img.grouponcdn.com/seocms/hwxdn6FK382fwARxCLf5tv/Accademia_Assassina-600x564/v1/c600x564.jpg)
Famosa, e forse mai eguagliata, l’Assassina del Marc’Aurelio, ristorante frequentatissimo all’epoca da tutta la buona borghesia barese. Ma veniamo a oggi… Riportata in auge dall’Accademia dell’Assassina, sta diventando un vero e proprio tormentone che ha contagiato la città.
Gli Accademici, divisi rigorosamente in membri di sesso maschile e femminile, si riuniscono a cadenza fissa per testare l’Assassina preparata nei vari ristoranti cittadini. Se vi dovesse capitare pertanto di entrare in un ristorante barese e di trovare tra gli avventori una conventicola di allegri gaudenti (professionisti, politici, commercianti; tutte personalità molto note), intenti a stilare giudizi e classifiche, sappiate che siete capitati nel bel mezzo di una serissima riunione accademica. Lo spirito goliardico che accomuna gli Accademici non incide però minimamente sulle valutazioni del piatto gustato e anzi da questo punto di vista gli Onorevoli Membri sono diventati la croce e delizia di tutti gli chef baresi.
![Assassina Bari](https://img.grouponcdn.com/seocms/fiQ1QdNQrJEkjMBpnbwx7J/Assassina_Bari-485x365/v1/c485x365.jpg)
Dopo questa lunga premessa arriviamo al dunque. Ciò che a noi comuni mortali interessa davvero sapere è dove possiamo mangiare a Bari un’Assassina fatta con tutti i sacri crismi. Sono riuscita a strappare al presidente dell’Accademia, Massimo dell’Erba, i primi tre nomi della top five. E dunque al primo posto c’è il ristorante del glorioso Circolo Tennis e a seguire Chez Jo di viale Einaudi e Giampà di via Lucarelli. Per concludere vi lascio un’anticipazione…
Siccome da sempre gastronomia e letteratura hanno avuto legami strettissimi - si pensi al “Bagutta”, primo premio letterarario italiano del 1926, nato nell’omonimo ristorante milanese - poteva mancare la consacrazione letteraria di questo piatto? Già dato alle stampe e prossimo all’uscita in tutte le librerie l’ultimo romanzo della scrittrice, orgogliosamente barese, Gabriella Genisi.
La sua sexy-commissario Lolita, attenta investigatrice nonché ottima cuoca, stavolta indaga sull’omicidio di un ristoratore. Il titolo del libro? Spaghetti all’Assassina, naturalmente!
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