
Ci sono dei luoghi che col loro nome si portano appresso una storia
intera, e un carico di emozioni difficili da decifrare tutte insieme. Uno di questi nomi è quello del Blue Note: la blue note è innanzitutto una nota tipica delle scale utilizzate dagli schiavi afro-americani, le scale che diedero origine al blues, e che ne crearono poi le atmosfere e le suggestioni tipiche cui siamo abituati a pensare quando sentiamo questa parola.
Ma
Blue Note è anche un jazz club famosissimo, che dal 2003 a Milano apre tutti i
giorni le sue porte alla musica, tranne il lunedì.
La
storia di questo locale è quella di un gruppo di amici che hanno creduto nella
loro passione.

Una
sera Paolo Colucci, un avvocato che all’epoca dei fatti lavorava a New York, se
ne sta al Village, seduto in uno dei suoi locali preferiti, il mitico Blue
Note, appunto, che nella città americana aveva aperto i battenti negli anni
Ottanta; lì incontra per caso un amico, con la stessa passione: quella sera
nasce l’idea di portare questo locale con tutto il suo mondo a casa, in Italia.
Come
per tutte le grandi idee, gli inizi sono travagliati nel senso che la
proprietà americana tutto aveva in mente fuorchè di esportare un format in
Europa: lo avevano già fatto in Giappone, a Tokyo e Nagoya, e sembrava
sufficiente.
Ma la
tenacia di chi crede in qualcosa non va sottovalutata ed è così che dopo tre
anni di trattative, iniziate nel Natale del 2000, quella che prima era solo
un’idea prende una forma molto concreta, in via Borsieri 37, nel cuore del
quartiere Isola di Milano.
Al
Blue Note sono passati tutti i più grandi del jazz e Blue Note è anche il nome
di una delle più importanti etichette discografiche di questo genere, tanto per
non smentirsi; per sei giorni alla settimana, la musica diventa la protagonista
su questo palco, con due spettacoli giornalieri: il Blue Note offre infatti una
doppia programmazione, con una prima serata, con cena, e una seconda serata. Non credo ci sia quindi bisogno di dire che il calendario è fittissimo!
Che altro dire, che la programmazione, da Settembre a Maggio, prevede circa 350 spettacoli ogni anno, e che potete acquistare i biglietti anche online, o perché no, fare un abbonamento.

Al
Blue Note c’è anche un ristorante con una buona selezione di vini. Quando gli
avvocati hanno scelto di importare questo format non hanno copiato proprio
tutto: pare infatti che nell’omonimo locale di New York non si mangiasse
granchè bene e allora perché non approfittarne per dare un tocco italiano? Per come la vedo io, non avrebbero potuto trovare scusa migliore per farlo.
A
luglio di quest’anno il Blue Note ha debuttato anche in Borsa, presentandosi
come “piccola impresa culturale”; queste le parole di Colucci: “siamo i più
piccoli del listino milanese, e forse anche d’Europa, ma siamo quelli che fanno
più casino”. Che secondo me sono il
miglior manifesto di tutto ciò che anima questo posto, che si porta appresso
una storia come quelle che da bambini fanno sognare un po’.
Magari
vi sembrerò un po’ matta ma qui secondo me la magia inizia fuori dalla porta
del locale... figuriamoci poi cosa succede dentro!
Blue Note
Via Pietro Borsieri, 37
Telefono: 0269016888
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