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Bari: 3 locali dove bere in pieno centro

Un bancone e un cocktail, un buon cocktail. Basta questo per concludere in bellezza una giornata di lavoro, un sabato sera, una settimana delirante. Ode quindi agli american bar, perché diciamolo, se uno spritz non ha il potere di risolvere tutti i problemi ha sicuramente il pregio di aiutare ad accantonarli per un po’.
L’immagine quasi cinematografica della birra consumata in solitaria al bancone di un bar è in realtà molto lontana dalla concezione barese di “uscita”, pressoché fondata sul buon cibo e sulle tavolate. Trovare dei rifugi votati al buon bere, non è un’impresa facile … ma non per questo impossibile.

Ed ecco nascere nell’ultimo anno tre belle realtà, frutto dell’esperienza, della voglia di sperimentare e portare qualcosa di nuovo a Bari.
Opus Pistorum
Un american bar, o meglio, una casa che rispecchia esattamente l’animo del suo padrone, Lele (Ciclatera, Chat Noir... vi dicono qualcosa?). Questo caldo e accogliente microcosmo nel centro storico di Bari è il frutto di esperienza, contaminazioni e voglia di innovare. È luci soffuse, candele, specchi antichi, lampade, quadri, strumenti musicali. È Kenia, Marocco, Indonesia. È Europa: da Istanbul alla Parigi di Henry Miller (autore del romanzo Opus Pistorum), dalla Grecia alla Spagna. Un arredamento intimo (perfetta commistione di regali e riciclo), quattro piccoli “tavoli d'appoggio” ricavati con avanzi di legno e gabbie per pilastri di cemento armato e un lunghissimo bancone in Kauri, il legno più raro al mondo, importano a Bari il concept del “liquid bar”, un posto in cui sorseggiare in piedi o seduti ad uno sgabello un buon cocktail o un calice di vino, da soli o in compagnia. Dietro il bancone troverete lui, Lele. Consiglio: chiedetegli un super mojito (con aggiunta di assenzio) o un mojito alla liquirizia.
Opus Pistorum American Bar, Via Re Manfredi, 17. Telefono: 3388888577
Apertura: martedì-domenica dalle 19.00 alle 3.00

Checkpoint Charlie
Recupero architettonico e utilizzo di materiali riciclati industriali e naturali, riportano in vita un locale degli anni '30 in una delle zone urbanisticamente più belle della città. Benvenuti al Checkpoint Charlie, un american bar in perfetto stile industriale, un punto di passaggio tra due realtà che, riprendendo il concetto di “confine” del noto posto di blocco tedesco, vuole proporsi come un luogo in cui, oltrepassato l’ingresso, si è catapultati in una dimensione in cui passare del "tempo positivo". La parola d’ordine è sperimentazione: dalle nuove degustazioni di vini alle birre artigianali, da innovativi cocktail al finger food dall’influenza internazionale. I cocktail nascono per caso, a volte non hanno un nome o lo si trova al momento: è il caso del centrifugato di sedano, zenzero, lime, vodka e ginger ale. Da provare, magari accompagnato da un mini burger vegetariano o da un pastrami. Che sia aperitivo (€8 - €10), happy hour, post cena o pausa pranzo, il consiglio è quello di oltrepassare il famoso confine.
Checkpoint Charlie, Via Giuseppe Bozzi, 42. Telefono: 3356240524
Apertura: martedì-domenica 12.00-15.00, 19.00-2.00

Fitzcarraldo
“Chi sogna può muovere le montagne”. Molti ricorderanno questa frase, pronunciata nel film Fitzcarraldo di Werner Herzog. Prendendo spunto dall’omonimo film nasce questo eccentrico e ricercato american bar in continuo divenire. In continuo divenire perché tutto ciò che è esposto, a partire dall’arredamento, è in vendita. Una continua mutazione che sembra funzionare molto bene. Il mio pezzo preferito: il mappamondo, illuminato di sera dalla calda luce di una lampada. Il Fitzcarraldo è store, caffetteria di giorno e lounge bar di sera. Birre, vini, cocktails (analcolico €4, alcolico €6), finger food e stuzzicheria, con la possibilità di scegliere dal tagliere misto (€7) ai panzerotti fritti e al forno (€4), passando per piadine e pizze rustiche. In sottofondo musica jazz, live e lounge.
Fitzcarraldo, Via De Giosa, 2. Telefono: 3381010060