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Tutto quello che volete sapere su Chef Rubio e non avete mai letto da nessuna parte
DI: Veruska Anconitano |10 feb 2014
Tutti ne parlano da mesi, è stato il fenomeno del 2013, si appresta ad essere il fenomeno del 2014: Chef Rubio, al secolo Gabriele Rubini. Baffo, tatuaggi, passione per la cucina e per il rugby che gli hanno permesso di farsi conoscere ed apprezzare. In occasione del recente deal su Groupon (qui le foto dei vincitori con Chef Rubio durante il workshop) e dell'inizio della nuova trasmissione su DMax, Il Cacciatore di Teste, ho tirato fuori qualche domanda per Chef Rubio... leggete cosa mi ha risposto e vedete se non è il caso di perdere la testa!
1. Rubio, riesci a descriverti con tre aggettivi non banali, di quelli che non hanno già usato tutti per descriverti?
Eclettico. Taciturno. Sognatore
2. Vado subito con la domanda cattiva: che mi dici dei/delle foodblogger? Ci conosci e ci eviti? Ci conosci e ci ignori? Ci conosci e ci/non ci conosci e non ti interessa conoscerci... insomma, che ne dici di questo boom della cucina, ovunque?
Vi conosco solo quando mi mettono in contatto con voi. Non leggo in Internet di nulla che riguardi la cucina ma rispetto il vostro lavoro. Poi ho incontrato quelle che a pelle mi hanno fatto pensare che lo facciano per moda o semplice lavoro. Molte per passione e questo penso di riconoscerlo subito ma non sta a me giudicare.
Per quanto riguarda il boom credo che sia figlio del tempo in cui ci troviamo: meno nuclei famigliari, meno voglia di sporcarsi le mani mentre sempre piu' distrazioni e scusanti per non far altro che accendere la tv o andare fuori, mangiare le stesse cose, a volte sopravvalutate e che con un po' di applicazione potremmo prepararci da soli. Se non è per passione nasconde un po’ di solitudine..
3. Per me piaci, tra le altre cose, perché sei romano. Ma tu, ti piaci? E quanto ti piace essere considerato un sex symbol?
Io amo quel che sono e non mi cambierei per nessun' altro al mondo ma no, non mi piaccio affatto. Mi fa sorridere... Il potere del piccolo schermo è inquietante
4. Mi fai l'identikit del tuo fan medio che, suppongo, sia donna? E se ci scappa un appuntamento dove la porti (se non è fuori di testa)?
Sono sia donne che uomini e questi ultimi sono la maggioranza posso assicurarti. Me li porterei a mangiare qualche boccone per strada e chiuderei la serata a suon di birre e racconti.
5. Gabriele Rubini, ammettiamolo: quanto è bello essere romani e appassionati di cucina? E siccome presumo che, da buon romano, anche tu sei ossessionato come me dalla pasta alla carbonara mi dici secondo te come si prepara quella seria?
È bello esser se stessi in un mondo dove si aspira sempre ad essere qualcun'altro. Io sono frascatano e no, non sono ossessionato dalla carbonara bensì provo un estremo piacere nel mangiarla quando ben fatta. Non ce n'è una seria o meno seria, esistono solo la sapienza dei gesti e la memoria storica: già se non fai coagulare l’uovo e la fai come quella con cui sei cresciuto hai fatto una signora carbonara.
6. Last but not least: mi consigli un cibo italiano o internazionale che vale la pena di assaggiare?
Tutti quelli che son fatti con passione da persone vere. Poca differenza fa il posto.
7. Veniamo alla tv. Da Unti e Bisunti a Il cacciatore di tifosi: quale programma ti ha divertito di più e perché? E, soprattutto, ti diverte di più il Rubio chef o il Rubio rugbista?
Mi sono divertito in tutte e due le situazioni come altrettanto mi son sfiancato e, con me, chi ha lavorato al progetto. Il cacciatore di tifosi è stato più duro, a tratti, perché dovevo organizzare a livello mentale e fisico molte più informazioni e stimoli. Partecipo attivamente ai sopralluoghi, agli incontri con i personaggi che selezioniamo anche in base al feeling che si crea. In Unti e Bisunti a confronto mi sono divertito di più e ho imparato molto. Nel Cacciatore di tifosi invece è stato bello ritrovare amici ora nella nazionale maggiore e conoscere persone nuove con cui nelle situazioni più sfiancanti è nata una bella empatia.
8. Come è stato girare Il cacciatore di tifosi dopo la popolarità raggiunta con Unti e Bisunti? Hai già sentito l'esigenza di ritirarti a vita privata mentre filmavi la serie oppure ancora ti godi la popolarità?
Facile, ero sempre sul campo - o quasi - e quindi non c’erano altro che la mia squadra e i malcapitati di turno che dovevo convertire al rugby con cui ci siamo fatti al massimo due foto e quattro chiacchiere. La popolarità che si millanta è rimasta nei social o sul web perchè, ti assicuro, cammino ancora a piedi e prendo la metro quando non vado di corsa... e ti assicuro che non vengo assalito da nessuno.
Ps: la popolarità è nella bocca di chi la cerca.
Ringrazio Gabriele Rubini per le risposte... se passa a Dublino ci penso io a portarlo a mangiare e a bere bene!
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