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Scavi di Ercolano: informazioni utili per la visita
Avete mai visitato gli scavi di Ercolano? Indubbiamente sono meno famosi di Pompei, ma rappresentano un inestimabile valore, tanto da essere classificati nel 1997 Patrimonio dell’Unesco. Percorrere le stradine tra le rovine è un’emozione indescrivibile, una passeggiata nella storia della nostra amata Terra. In ogni angolo riecheggia ancora il ricordo delle vittime dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C, anno in cui Ercolano fu completamente seppellita dalla lava. La città rimase sepolta fino al 1700 e riportata alla luce durante gli scavi condotti dai Borboni, in seguito ad un ritrovamento casuale effettuato in prossimità del teatro antico.
Varcato l’ingresso, dall’alto degli scavi è possibile avere una panoramica generale della città. Ciò che si nota fin da subito sono le dimensioni modeste, rispetto a Pompei. Secondo antichi documenti, infatti, si è ipotizzato che la superficie complessiva racchiusa dalle mura fosse di circa 20 ettari, per una popolazione di circa 4000 abitanti. Le case sono disposte in fila e tutte vicine una all’altra, molto piccole e costituite da 2 piani. In alcune di esse ancora si ammira la scala di legno interna che conduceva al piano superiore. Dico “si ammira” perché nella città sommersa ogni ritrovamento è storia, e anche una semplice scala, a tratti carbonizzata, lascia un segno indelebile nella mente di chi visita gli scavi.
Ciò che più mi ha affascinata durante la visita è stato notare alcuni affreschi su mura e pavimenti perfettamente conservati. Questo grazie alla massa di fango, cenere e materiali eruttivi che solidificandosi hanno permesso la conservazione di molti resti, come stoffe, papiri e arredi.
Altra differenza da notare sono le strade, pavimentate con blocchi di lava, che non presentano i solchi segnati dal passaggio dei carri, così come Pompei. Il trasporto, all’epoca, avveniva tramite facchini o mulattieri.
Ad Ercolano c’era una netta distinzione tra i poveri e i ricchi. I benestanti trascorrevano qui le vacanze, nelle ville rivolte verso il mare. Lo stesso Cesare vi possedeva dimora. Casa D’Argo fu una delle case venute alla luce durante gli scavi borbonici. Straordinari sono gli affreschi e le colonne stuccate col rosso pompeiano; la Casa dei Cervi risplende con il suo giardino e le ampie sale ancora ricoperte da pavimenti di marmo policromo; la CasaSannitica conserva un loggiato a colonne finemente stuccate e il pavimento con un disegno geometrico di tessere bianche.
C’erano poi i meno possidenti che non disponevano nemmeno dell’acqua necessaria in casa, per cui usufruivano delle piscine termali. Si andava alle Terme del Foro e a quelle Suburbane per trascorrere qualche ora in compagnia e fare il bagno. Erano divise in due sezioni, femminile e maschile, e comprendevano la palestra, il tepidarium e il frigidarium, le cui pareti erano decorate con candelabri e vasi. Tritone invece dava il benvenuto con un bel mosaico pavimentato. Ancora intatto è raffigurato con un timone ed un cesto di frutta fra le mani, circondato da quattro delfini.
Il percorso termina con la visita al Padiglione della Barca. La curiosità vi spingerà ad addentrarvi all’interno dei magazzini, ma ve ne uscirete con una lacrima sul viso. Ai Fornici cercarono rifugio gli ultimi superstiti dall’eruzione. Tentarono invano di fuggire via mare ma furono travolti dalla lava. Sono ancora oggi visibili i corpi carbonizzati.
Attualmente sono in corso i lavori di restauro e manutenzione; alcune case e aree sono impalcate e visibili solo dall’esterno. Ma è affascinante osservare il lavoro minuzioso degli esperti che con cura riparano e sorreggono travi, suppellettili e marmi.
Durante la visita agli scavi di Ercolano vi consiglio di noleggiare un’audioguida che vi illustrerà nei minimi dettagli ciò che andrete ad osservare. Il costo va dai 5€ / 6,50€ cad., in base al numero di audio guide prenotate.
L’area archeologica è facilmente raggiungibile sia in auto prendendo l’autostrada A3 Napoli-Salerno e uscendo ad Ercolano; oppure con la Circumvesuviana.
Pronti per un tuffo nel passato?
Informazioni utili per la visita degli scavi di Ercolano
Aperto
- 08.30 - 17.00: dal 1 novembre al 31 marzo
- 08.30 - 19.30: dal 1 aprile al 31 ottobre
Chiuso: 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre
Info e prenotazioni
848 082 408
+39 06 399 67 850 (dai cellulari e dall’estero)
Il sito rientra nel circuito Campania Artecard
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