Sono dodici, tutti nuovi o rinnovati da campo a spalti per la vetrina globale. Al di là delle cifre da capogiro tra costi e capienze, ecco che
cos'hanno di speciale gli stadi dei Mondiali 2014. Il
calcio in Brasile è una religione e questi stadi, in un modo o nell'altro, sono la celebrazione di questa passione.
Il più contestato
L’Arena da Amazônia di Manaus, che il prossimo 14 giugno ospiterà l’esordio degli Azzurri contro l’Inghilterra, sorge nel cuore della foresta amazzonica. E, si sa, in Amazzonia fa caldo, molto caldo. Troppo per il delicato team d’Oltremanica, che già in occasione del sorteggio mondiale si era lamentato per l’afa… e per il pericolo dei coccodrilli.
I più ritardatari
A meno di un mese dalla partita inaugurale della nazionale di casa contro la Croazia, lo stadio Itaquerão di San Paolo non era ancora pronto così come l’Arena da Baixada di Curitiba e l'Arena Pantanal di Cuiabà. La Fifa ha storto il naso e gli organizzatori hanno trattenuto il fiato come davanti a una finale decisa ai rigori.
I più verdi
I Mondiali 2014 saranno ricordati come i più eco sostenibili della storia, anche sul terreno di gioco. Lo stadio Mineirão di Belho Horizonte e l’Arena Pernambuco di Recife sono interamente alimentati da pannelli fotovoltaici. Ma il più attento all’ambiente è senza dubbio il Mané Garrincha di Brasilia, tra i pochi stadi al mondo ad aver ricevuto l’eco certificazione LEED Platinum: non solo fotovoltaico, ma anche recupero dell'acqua piovana e riciclo dei materiali da costruzione.
Il più firmato
Per l’Arenas Das Dunas di Natal le archistar dello studio Populous, richiestissime dopo il progetto dell’Emirates Stadium di Londra, si sono lasciate ispirare dalle famose dune di sabbia che rendono la capitale del Rio Grande do Norte un paradiso tropicale da cartolina. Il risultato è suggestivo: una sinuosa struttura da 42 mila posti con enormi petali anti-caldo da ammirare il prossimo 24 giugno in occasione di Italia-Uruguay.
Il più polifunzionale
L’Arena Castelão di Fortaleza vanta 64 mila posti a sedere, ma non solo: ristoranti, zona vip, hotel, cinema, centro olimpico, spazio culturale e persino una scuola. Un cortile niente male per la partitella dell’intervallo.
Il più tutto
A Brasile 2014 ogni stadio ha un piccolo primato: anche il Beira-Rio di Porto Alegre, il primo finanziato interamente dai tifosi, e l'Arena Fonte Nova di Salvador, dove è stato aperto un bel museo di storia del calcio. Ma l’arena del mito resta il Maracanã di Rio de Janeiro, la più grande e la più costosa di questi Mondiali: nei suoi 60 anni ha visto i 333 gol di Zico, il millesimo di Pelè su rigore, oltre al passaggio di Frank Sinatra e Rolling Stones, Wojtyla e Madonna. Un ottimo auspicio per una finale mondiale sorprendente.
(Foto dal Web)