Francesca, travelblogger toscanissima di Pisa, è la nostra "reporter" per Firenze e non solo. Da lei tanti consigli utili per vivere la città ma anche la provincia e la regione tutta, un punto di vista "non fiorentino" su Firenze. Tutta da leggere, noi le abbiamo fatto qualche domanda per farvela conoscere meglio!

Raccontati in tre parole...

Organizzata, determinata, stakanovista!

Da quanto tempo sei blogger e perché hai iniziato?

Ho aperto Travel’s Tales nel 2009 mentre stavo svolgendo un tirocinio in una web agency. Ho iniziato a lavorare sulle piattaforme di blogging e così ho deciso di aprire un blog tutto mio. E' partito tutto come hobby e come “palestra”. I viaggi veri e propri sono iniziati quando ho cominciato a lavorare e guadagnare i primi soldi, così ho iniziato a potermi permettere di viaggiare e di conseguenza a scriverne.

Quale parte dell'essere blogger ti piace di più?

Il sapere che i miei viaggi, raccontati agli altri attraverso il blog piuttosto che i social, possono essere utili o servire da spunto a chi mi legge.

Quale parte dell'essere blogger ti piace di meno?

Alcune volte mi scambiano per un Ufficio Informazioni.

Cosa fai quando non blogghi?

Lavoro, in una web agenzia. E quando non sono né lì ne in giro mi godo la mia quotidianità facendo quello che fa qualsiasi altra persona normale, anche stare a casa la domenica mangiando schifezze davanti alla tv!

Raccontaci qualcosa della tua città che ami particolarmente...

Pisa. Amo più di tutto i lungarni, i colori pastello dei palazzi che li costeggiano e il tramonto da Ponte di Mezzo!

Cosa non manca mai nella tua dispensa?

La Nutella!

L'esperienza più incredibile che hai fatto da quando sei blogger?

Durante un viaggio stampa in Marocco ho volato lungo la zip-line più lunga d'Africa. Un'esperienza incredibile! Probabilmente (anzi, sicuramente) se fossi stata in un'altra qualsiasi circostanza o durante un viaggio con i soliti amici di sempre non l'avrei mai fatto.

Il sogno nel cassetto...

Fare un viaggio importante insieme a una persona importante. Insomma, IL VIAGGIO da portare sempre nel cuore e da raccontare a figli e nipoti, che ad oggi mi sento di non aver ancora fatto.

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