Istituto Esalen di Big Sur, California.
È qui che alla fine degli anni ‘60 un gruppo di psicoterapeuti impegnati nella
cura di pazienti reduci dal Vietnam, individuano in una speciale tecnica di
massaggio la soluzione per alleviare loro ansia e stress e avvicinarli a una
condizione di benessere globale e di fiducia nell’altro.
Di chiara ispirazione new age, il massaggio californiano deve il nome allo
stato americano che gli ha dato i natali: unisce tra loro diverse tecniche
tradizionali come le pratiche corporee degli Indiani d’America, specifiche
tecniche di respirazione e massoterapia svedese.
La pratica
Il massaggio californiano si basa su una serie di movimenti dolci e
ondulatori effettuati con gli avambracci, che ricordano molto l’andamento delle
onde, ritmico e costante. Il movimento dell’operatore viene facilitato dall’uso
di oli essenziali profumati, che contribuiscono a rilassare ulteriormente il
paziente.
Il corpo viene coinvolto nella sua totalità attraverso una lunga serie
di manipolazioni come la trazione, la pressione scivolata, la
pressione locale, il cullamento, l’allungamento, l’impastamento e la frizione;
chi vuole intraprendere un corso di questo particolare massaggio deve essere
consapevole che sono oltre 100 le mosse da imparare alla perfezione.
Ogni gesto viene eseguito con dolcezza e leggerezza, in modo da non
interrompere il flusso energetico che si instaura tra esecutore e massaggiato.
La seduta viene associata ad altri trattamenti sportivi, decontratturanti e
rilassanti in base alle singole esigenze e termina portando il paziente in
posizione fetale, come se avesse affrontato un vero e proprio viaggio di
ritorno alle proprie origini.
Nota bene: il massaggio deve essere eseguito in una stanza calda per evitare che si
prenda freddo.
I benefici
Agendo sulle principali terminazioni nervose del corpo, il massaggio
californiano tende a ristabilire l’armonia tra mente e corpo e a
restituire il giusto livello energetico a entrambe le parti. Riuscendo a
eliminare stress e tensioni a livello mentale, il paziente tende a concentrarsi
sul suo corpo e a sentirne ogni variazione, ogni più piccolo segnale e
caratteristica; questo significa anche migliorare il rapporto con la propria
fisicità: una maggiore consapevolezza di sé implica una maggiore autostima.
Ma i benefici si evidenziano anche a livello puramente fisico con
l’eliminazione delle tensioni di tipo muscolare, il miglioramento della
circolazione sanguigna e linfatica e una maggiore tonicità della pelle.
Favorisce inoltre la digestione e l’eliminazione delle tossine.
A chi è adatto il massaggio californiano?
• Chi soffre di malattie di origine psicosomatica come ansia, depressione, panico, stress, anoressia, bulimia e insonnia
• Chi ha un’intensa attività mentale o eccessi di dinamismo
• Chi soffre di tachicardia
• Chi ha ricorrenti problemi digestivi
Tanti nomi, un unico massaggio
Se per caso non trovate tra i
servizi del vostro centro estetico di fiducia il trattamento californiano, può
darsi che abbia un’altra denominazione, in quanto è il massaggio con più declinazioni in assoluto. Per citare qualche esempio: massaggio
anatomico, rilassante, psicosomatico, sensitivo, meditativo e psicosomatico. I
più fortunati potranno anche testare la tecnica a 4 mani, effettuata nei centri
più specializzati.
Leggi anche
Il massaggio lindofrenante