
Ottimo
cibo e deliziosi piatti preparati con freschi prodotti di stagione. Il Margutta Ristorarte, a Roma, però ha qualcosa in più. Permette
ai clienti/visitatori di vivere una esperienza completa tra pietanze e, come
suggerisce il nome, l’arte.
Un’atmosfera intellettuale ma sobria che nel tempo ha attirato turisti,
cittadini e personaggi noti del mondo dello spettacolo.
Proposta
culinaria e artistica si sposano in modo originale con mostre ed eventi a tema (e periodici), con una creatività che
rivela il solo filo conduttore dell’amore per i sapori di una volta e per la
ricercatezza di capolavori conclamati o nascosti alla quotidiana vista. Ecco
perché fra gli altri ristoranti di questo tipo è comunque tra i più noti e
amati e conosciuto anche oltre i confini cittadini.
La storia di Margutta Ristorarte
Ha un
passato relativamente lungo, visto che la struttura ha aperto i battenti nel
1979, iniziando sin da subito a puntare sul gusto e sulla realizzazione di
piatti particolari, con grande attenzione alla cucina vegetariana. Dai sapori
ai colori, fino alla musica, alla pittura e ai modi in cui l’arte si esprime. Il tutto con un occhio
all’ambiente e alla natura e con un unico motto: “mangiare bene è un atto di amore verso se stessi e verso tutti gli
esseri viventi”.

La filosofia di Margutta Ristorarte
Quando
Claudio Vannini ha fondato la struttura aveva in mente di dare vita ad un circolo di cultura vegetariana.
Esperimento perfettamente riuscito nel tempo e da allora gli ospiti scoprono
che si tratta di un luogo dove non solo mangiare bene, ma osservare quanto il
gusto, l’arte e il rispetto per l’ambiente siano legati da uno stretto filo che
passa non ultimo pure dal rispetto degli animali. La novità in tempi in cui il
web non esisteva e non aveva comunque il potere attuale, si diffuse a macchia
d’olio tra i tanti artisti, volti noti della moda e dello spettacolo della
Capitale, fino a diventare il punto di ritrovo di personaggi alternativi del
settore culturale, attori e curiosi.

La
cucina mediterranea con le sue gradazioni cromatiche accese metteva allegria e
forniva subito lo spunto per lanciare appuntamenti ad hoc che passassero direttamente
all’arte. All’interno del ristorante anche una carta dei vini con almeno 50
etichette tra bianchi e rossi e vini Biologici e ricercati, così come altre
famose bevande. Se in autunno è stata un successo la mostra di Francesco
Bancheri che utilizza la tecnica del collage con note dada e surrealista, nei
giorni scorsi il Natale è stato celebrato con un’altra mostra legata ai sette
vizi capitali intensi in senso moderno.Curata da Francesca
Barbi Marinetti e organizzata da Tina Vannini è stata possibile grazie ad
artisti e personaggi famosi. Molti gli appuntamenti attualmente in preparazione
e i prossimi mesi sarà ancora tempo di viziare il palato e far gioire la vista.
Margutta Ristorarte
Via Margutta, 118
Telefono: 063265 0577
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