"L’aperitivo lo facciamo da Claudio?". Era questa la frase più ricorrente dei miei primi anni milanesi. Parlo di circa 10 anni fa e Claudio era
“la pescheria dei milanesi”.
Era qualcosa di rivoluzionario. Negli anni del sushi giapponese e della scoperta del pesce crudo anche in città come Milano, Claudio era la pescheria che proponeva un calice di “bollicina” di scarsa qualità con un piatto a scelta di pesce crudo scelto dal banco del pesce. Molto “easy”, verace e semplice. Con una qualità del pesce alta e un prezzo medio alto.
Visto il successo di quel nuovo format, il famoso
Claudio si sposta poi poco distante, in via Cusani, cambia look e apre anche un ristorante gourmet al primo piano. Il successo del ristorante è dubbio, ma il pesce rimane eccellente. Caro, ma eccellente.
In contemporanea. intanto, Milano vede il proliferare di
“pescherie gourmet” dove poter assaggiare il pesce nella sua totale freschezza e semplicità, al massimo preparato in insalata, in tartare o in polpette, per alcuni. Veri e propri
ristoranti che portano l'eccellenza e la freschezza in città.
E quindi da Napoli apre anche a Milano la
Pescheria Mattiucci, passando anche per Londra. Un piccolissimo luogo in via Vincenzo Monti, dove la sola zona suggerisce prezzi alti. Verissimo, ma valgono la bontà dei gamberi crudi conditi appena con un filo di olio. Qui, attorniati da mobiletti vintage e pezzi ricercati da mercatino chic, fotografie di una Napoli da amare e posate dorate un po’ retrò, si possono assaggiare burger di pesce (come nella altrettanto famosa Pescheria Spadari in via Spadari), polpettine, tartare ma anche crudo in semplicità. Consigliati i pesci “nostrani”.
In via Varese, a pochi passi dal caos di largo la Foppa, c’è poi
L’Officina del Pesce. Una pescheria con una trentina di coperti. E poi orate, branzini, gamberi, scorfani, ostriche. Poche ricettazioni e molta semplicità. Qualità buona per un angolino tranquillo e silenzioso. Peccato per il servizio un po’ lasciato andare, ma si può sempre migliorare.
In zona Porta Romana, apre invece
I Pesciolini. Pesci, vini e piattini. Dalle aragoste, alle ostriche, ai gamberi di Mazara ai ricci di mare. L’imbarazzo della scelta in una pescheria ormai di moda, con un’alta qualità della materia prima e un ricordo “marinaro” in ogni suo angolo. Compresi i tavolini esterni con quel tocco di blu che fa tanto mare. Anche qui.
Altrettanto famosa ma da ma ancora mai provata è la
Pescheria Nuncia in zona Cadorna (a pochi passi dalla Pescheria Mattiucci) che propone l’Happy Fish in orario aperitivo e il Fish Break per un pranzo seduti al tavolo o da asporto. Comodissimo per la zona e sulla qualità mi riservo di andare a provare il prima possibile!
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