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Le migliori cioccolate calde di Torino

DI: Valentina Masullo |25 feb 2015
Le migliori cioccolate calde di Torino

Torino d’inverno ha un cielo turchese che è un incanto e il profumo forte e confortante della cioccolata calda. L’ho imparato appena ci ho messo piede: impossibile resistergli.

Era il 1560 quando la prima cioccolata in tazza veniva servita nel salotto d’Italia che ne era appena diventata la capitale. Bevanda di corte, cibo degli dei, arrivò presto nei caffè di tutta la città che ne fa un vanto e ancora oggi ne conserva, forte, la tradizione di grande qualità.

Voluttuosa e cremosa, quella buona deve essere densa e scura, ed è uno dei piaceri irrinunciabili della stagione fredda.

ghigo cioccolata

La migliore della città, secondo l’unanimità dei torinesi, si beve da Ghigo. Calda e intensa, viene servita al banco con o senza “fiocca”, la panna fresca montata, rispettivamente a 3,50€ e 4,50€. Storica latteria e poi pasticceria, è famosa anche per la Nuvola, un delizioso pandoro locale ricoperto di crema al burro e zucchero a velo. L’ambiente è meno storico di quanto ci si possa aspettare poichè negli anni il locale è stato ammodernato ed è spesso affollato ma l’attesa fa ancora di più apprezzare il gusto.

Gobino Cioccolata

Ormai di fama mondiale, Guido Gobino ha portato l’arte della lavorazione del cacao da Torino in tutto il mondo ma in città resta la sua bottega più bella e caratteristica e una sala di degustazione che fa della sua cioccolata un’esperienza. In un ambiente che è quasi un’altra dimensione, dove ogni particolare è curato nei minimi dettagli, e in cui dall’arredamento alle porcellane tutto è design, si può gustare, fumante e accompagnata da giuanduiotti e praline, la cioccolata in tazza più chic della città. Nel gusto classico, gianduia o aromatizzata alla cannella e anche alla liquirizia ha un prezzo che arriva a 6,50€ con l’aggiunta di panna montata. Un lusso che vale la pena concedersi.

Baratti

Il gusto di una cioccolata calda nella Torino che non c’è più non è impagabile, costa, in sala, 6,50€ liscia e 8,50€ con panna (al banco un po’ meno) e regala la gioia di godere di questo nettare in uno dei locali storici più belli della città, Baratti & Milano. Affacciato sulla galleria Subalpina e ambiente elegante e di grande raffinatezza, la cioccolata qui sa di cose di una volta ed è di indiscutibile qualità. Eccellente anche il servizio e così i dolci e la pralineria. Imperdibile se si vuole godere di un’autentica atmosfera sabauda.

Da Vanilla la cioccolata calda si fa golosità senza fronzoli. Perfetta per il passeggio, viene servita in un bel bicchierone monouso (e tanti cari saluti alle porcellane d’epoca) pratico per scaldare una passeggiata tra le piazze più belle della città senza rinunciare al gusto e alla qualità che qui è di casa in ogni stagione. Preparata in pentola con metodo tradizionale, si può scegliere al latte o fondente e aromatizzare al momento con amaretti sbriciolati, salsa al caramello, cannella, peperoncino o nocciole. Da non perdere anche gli affogati e lo zabaione caldo con marsala o moscato e paste di meliga freschissime. Costa 2,70€ liscia e 3,20€ con la panna fresca. La migliore per rapporto qualità prezzo.

Bicerin

La più torinese delle cioccolate calde è il Bicerin. Una bevanda bollente fatta di strati di cioccolata calda, caffè e crema di latte che vanno gustati così come presentati, senza mescolarli (e ve lo ricorderanno quando ve lo serviranno - non si fa! - qui è un peccato gravissimo). Il locale minuscolo di piazza della Consolata gli ha dato i natali, ancora oggi qui viene preparato secondo la ricetta tradizionale e lo si può gustare per 5€ (in città si trova in molti altri caffè, a prezzi anche ben più alti, ma tra panna montata e correzioni sbagliate non è mai la stessa cosa). Il piccolo caffè sembra un luogo perduto nel tempo e nonostante l’atmosfera ottocentesca è accogliente e sa di casa. Nei giorni di festa e nel fine settimana lo si trova facilmente seguendo la fila di avventori che attende con pazienza di accaparrarsi un posticino. Non si può andare via da Torino senza averlo provato e noi ve lo raccontiamo nel dettaglio qui.

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