Continua il nostro viaggio verso il Miglio Sacro, un percorso lungo un miglio e che riporta alla luce testimonianze antiche. Passo dopo passo scopriremo l’intero Rione Sanità, dove un tempo transitavano in carrozza papi, re e cardinali.
Dopo il Cimitero delle Fontanelle, altra tappa dell’itinerario è la visita alla Basilica di Santa Maria della Sanità, ribattezzata come Chiesa di San Vincenzo. Secondo la leggenda, durante l’epidemia di colera che toccò Napoli tra il 1836-37, la statua di San Vincenzo (o del Monacone), qui custodita, fu portata in processione. Al suo rientro in chiesa si scatenò un forte temporale. La pioggia spazzò via l’epidemia e miracolo fu. I napoletani, così, identificarono la Basilica con la statua. Alle spalle del presbiterio è possibile accedere alle Catacombe di San Gaudioso, riscoperte grazie al ritrovamento di un affresco che riproduce l’immagine della Vergine Maria col Bambino, databile nel V-VI secolo. Le furono attribuiti poteri miracolosi, attirando così centinaia di fedeli che si recavano in catacomba per chiedere Grazie.
Le catacombe sono dedicate a San Gaudioso, vescovo di Abitina nel V secolo. Venerato dalla cittadina per avervi fondato un monastero, fu accolto solo nel IX secolo in questa cappella cimiteriale. La sua tomba è visibile ancora oggi; riporta un’incisione che indica la data della morte del Santo e un mosaico che lo ritrae.
Gli elementi decorativi, gli affreschi e i mosaici fanno di questo itinerario un viaggio nel tempo dove la relazione tra la vita sulla terra e quella eterna è interrotta da quella fase temporanea chiamata morte. Ritroviamo, infatti, affreschi del Cristo rappresentato prima in un cerchio e poi in un quadrato, quasi a voler dimostrare la sua doppia natura, quella divina e quella terrena.
Ci addentriamo ora in Terra Santa, un luogo macabro, angustio e quasi surreale. Qui avveniva la “scolatura”, una tecnica che serviva a ripulire i corpi dai liquidi vitali. Vi risparmio i dettagli; vi basterà osservare i “seditoi”, volgarmente chiamati “cantarelle” o “scolatoi” per capirne il loro utilizzo…
Ai lati dell’ambulacro si aprono cubicoli con arcosolii dipinti e mosaicati. Vi ritroverete dinanzi a teschi murati con tanto di corpo affrescato. Ma potrebbe capitarvi di peggio e ritrovarvi dinanzi ad un intero corpo murato. Niente paura, vi presento il guardiano delle catacombe. E’ raffigurato con le mani aggrappate ad un cancello, quasi a voler dire: di qui non si passa! Aveva, infatti, il compito di bloccare le anime in Purgatorio e non consentire l’accesso al Cielo.
Questa parte delle catacombe è la più particolare. Qui troviamo corpi affrescati di personaggi “illustri”, con nomi, date, status sociale e messaggi simbolici, come quello profetizzato dal giudice Diego: Rispettate la giustizia voi che giudicate gli uomini in terra!
Ci avviciniamo ora alla tomba di Pascentius, raffigurato in ginocchio, con gli abiti del viaggiatore (simbolicamente sta compiendo il viaggio verso l’Eternità). Al centro troviamo San Pietro, che indica il viaggiatore al terzo personaggio, che sembra benedirlo. Una vera e propria rappresentazione della porta del Paradiso, dove San Pietro e Paolo accolgono l’anima. Ai lati dell’affresco noterete dei candelabri accesi, simbolo della luce di Dio.
Catacombe di San Gaudioso
Piazza Sanità,14
Basilica Santa Maria della Sanità
Dal lunedì alla domenica, dalle 10 alle 13, visite guidate ogni ora.
Il costo del biglietto è di 8€ intero; 5€ ridotto per under 18, over 65 e studenti universitari. Gratuito per diversamente abili e bambini under 6.
Le Catacombe di San Gaudioso rientrano nel progetto di rivalutazione del Rione Sanità, Smart Rione Sanità.
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