Passeggiando a Roma non è difficile, anche senza essere conoscitori esperti della città, imbattersi in ristoranti e locali che propongono "cucina tipica romana" ma spesso per cucina tipica si intende roba precotta da servire ai tanti turisti che girano per la città e vogliono credere di aver vissuto un'autentica esperienza gastronomica romana. Per dire, se siete a Trastevere sapete benissimo di cosa parlo e sapete bene che trovare una pasta alla carbonara come si deve è sempre più difficile, tra rivisitazioni, riproduzioni scadenti e ricette che di tipico (e di ingredienti genuini) hanno poco. Vi porto dunque alla scoperta di alcuni dei ristoranti che secondo me ancora oggi propongono una pasta alla carbonara degna della nostra tradizione, dove affondare la forchetta e sorridere di gusto.
La carbonara di Tanto pe’ magna', zona Garbatella, merita anche se siete dall'altra parte della città: attenzione alla tradizione, ingredienti genuini, porzioni abbondanti, un tripudio di sapori specie se la accompagnate da un bel vinello dei Castelli. Federica ha recensito il locale qua, lascio la parola a lei.
A Testaccio segnalo Felice che è però tanto turistico e questo, specie se non avete voglia come la sottoscritta di avere a che fare con gente che accompagna la carbonara con il cappuccino, non è proprio il massimo anche se la pasta è davvero buona (ancora una volta la parola passa a Federica, qua); Checchino è romanità pura, piatti bianchi senza fronzoli, porzioni abbondanti, uovo che cola e guanciale di prima scelta mentre Flavio al Velavevodetto è il must del momento, il posto testaccino dove andare a mangiare se si vuol dire di essere stati in un bel posto. La carbonara è saporita e abbondante, a volte l'attesa (per me che vado sempre di corsa e che sono a casa davvero poco) è snervante durante il fine settimana.
Un luogo da provare e di cui tutti parlano? Roscioli sicuramente, non tanto perché la carbonara è migliore di tanti altri ristoranti quanto perché la qualità del guanciale e delle uova è eccellente e onestamente si riesce a sopportare anche l'ammasso di turisti che sempre, tutti i giorni della settimana, stazionano da queste parti.
Segnalo poi tre indirizzi per voi che la carbonara la mangiate solo e soltanto se non è quella classica, se c'è la variazione da fighetti: Open Colonna che propone la carbonara in un raviolo/tortello, La Pergola del Rome Cavalieri che racchiude tutta la carbonara dentro un fagottino di pasta e Arcangelo che mischia pecorino e parmigiano e manteca la pasta a freddo lasciando tanto ma tanto uovo crudo. Impossibile non citare Pipero al Rex dove la carbonara si paga a peso e si va dai 50 ai 250 grammi.
La mia personale scelta si chiude con il Quinto Quarto a Ponte Milvio: seppur in una zona particolarmente turistica questo ristorante i turisti manco lo guardano amici romani e non a caso la carbonara che viene proposta è proprio genuina, romana, piena di condimento, dal sapore marcato e con i rigatoni che davvero meritano una menzione speciale.
M'è venuta fame, che dite ce li prepariamo du' spaghi (senza panna, ovviamente!)?
(Foto di Martin Krolikowski)
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