La
Biennale di Venezia rende orgoglioso ogni veneziano e sappiamo bene
che non è solo per il Festival del cinema o per l’Esposizione di
architettura. A quasi ogni edizione Venezia guadagna qualcosa. No,
non mi riferisco ai “schei”(i soldi in dialetto veneziano), ma si
arricchisce di nuovi spazi, nuove creazioni e a volte anche nuovi
servizi, sia per i veneziani che
per i turisti.
Un
esempio è l’immensa biblioteca della Biennale, aperta dal martedì
al venerdì dalle ore 10.00 alle 17.00. Se ci siete già stati sapete
che è grandissima, con più di 134.000 volumi relativi a monografie
e collane sulle Arti visive, musica, cinema, danza ed architettura.
Se siete interessati a qualcosa di particolare, in sede c’è un
catalogo cartaceo per soggetto e per autore che vi aiuta nella
ricerca, ma una chicca è il sito de Il Polo SBN di Venezia,
un completissimo catalogo collettivo non solo della Biennale, ma di
altre 43 biblioteche veneziane, un “search” incredibilmente
completo.
Non
tutti forse sanno che si sta studiando un ampliamento del padiglione
Italia con il fine di unire, con passaggi di collegamento, due
depositi di carbone ottocenteschi rivalutando quasi 1’000 mq. Dal
1977 al 2007 più di 50’000 mq dell’Arsenale sono stati dati in
concessione alla Biennale, quasi 25’000mq di questi sono al coperto
e grazie ai fondi stanziati hanno oggi nuovi pavimenti ed infissi.
Un’anticipazione
della Biennale Arti visive del 2015? Il padiglione dell’Australia
ai giardini della Biennale verrà completamente ricostruito, secondo
il progetto della Denton Corker Marshall di Melbourne; la struttura
sarà completamente coperta di granito australiano ed avrà delle
linee essenziali… L’Australia sarà così la prima nazione nel
ventunesimo secolo a costruire un nuovo padiglione, con un occhio di
riguardo soprattutto all’accessibilità.
E
pensare che era il 1895 quando fu costruito il primo padiglione, il
“Padiglione Italia” nei giardini napoleonici del Castello, anche
se allora aveva un altro nome, il padiglione Pro Arte, e che il primo
padiglione straniero fu quello del Belgio nel 1907. Solo nel 1932
nasceva la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. Fin dalle
origini insomma la Biennale è sempre stata una manifestazione in
movimento e resta ancora una delle esposizione più sorprendenti che
ogni anno riesce ad incantare ma soprattutto a mettere in discussione
convinzioni e punti di vista di chi ha la fortuna di andarci.
Già,
perché anche dietro ad un water c’è una storia! Non sto
scherzando, passate alla Biennale d’Architettura e inoltratevi
nella ‘sala dei water’, farete un tuffo - scusate il gioco di
parole - dentro il tempo e lo stile di questo elemento di tutti i
giorni. Ah, avete tempo fino al 23 novembre.
Se
poi vi perdete anche questo appuntamento con l’arte, potrete sempre
‘rifarvi’ - si fa per dire perché il loro patrimonio è davvero
unico - con le mostre permanenti d’arte moderna in giro per i musei
di Venezia.
Curiosità
e leggende: all’entrata dei giardini della Biennale si erge la
statua di Garibaldi. Pochi notano che dietro di lui posto alla base
del piedistallo in roccia c’è un altro Garibaldino: Giuseppe
Zoldi. Davanti a questo monumento alcuni passanti dicono di essere
stati colpiti e sgambettati da un’ombra rossa, attribuita al
fantasma di Giuseppe Zoldi il quale, anche dopo la morte, protegge
Garibaldi da chi si avvicina troppo, siete avvisati!
La Biennale di Venezia
Servizi Centrali: Ca' Giustinian, San Marco 1364/A - 30124 Venezia
Telefono: 0415218711
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