Del ristorante Joia credo di aver letto decine di
recensioni. Creato nel 1989 da un gruppo di amici lungimiranti e da lui, Pietro
Leeman, prima solo consulente del locale, poi chef a tempo pieno. Quella di aprire un ristorante nel 1989 completamente dedicato ad un pubblico vegetariano è una sfida importante e coraggiosa e bisogna attendere qualche anno prima che il pubblico impari a conoscerlo.
Oggi, il Joia è una garanzia. Sono tornata dopo due anni di
assenza e il menu è stato un’esperienza meravigliosa.
La scusa è stata un’amica vegetariana ospite per un week end
e ho riscoperto anche io una cucina pulita, essenziale, dove le verdure sono
protagoniste di un sapore autentico ma creativo.
Perché i piatti di Pietro Leeman hanno titoli poetici ma
difficilmente comprensibili.
Perché i piatti di Pietro Leeman rispecchiano un ordine
perfetto ma raramente si capiscono gli ingredienti.
Perché i piatti di Pietro Leeman raccontano una storia e il
giusto approccio è proprio questo: avvicinarsi a lui con la voglia di ascoltare
e capire.
E non si può rimanere delusi.
Il menu si divide in tre menu degustazione e uno alla carta.
I primi offrono tre diverse tipologie di assaggi: La scoperta, fatto di 5
portate con una sequenza leggera di sapori vicini alla natura; L’enfasi della
natura, con 8 portate divertenti e stimolanti dove ogni piatti è una
composizione delle idee che più rappresentano la stagione e infine Zenith, dove
16 portate riassumono l’intera filosofia dello chef e insieme si scoprono i
piatti, uno ad uno.
Io ho scelto il secondo, con una piccola modifica al primo
piatto, dove ho preferito “Serendipity nel giardino dei miei sogni”, ovvero
Gnocchi di patate e senza farina con cuore di caprino del boscasso, emulsione
di parmigiano, pesto di crescione e lamponi.
La mia amica ha optato invece, come da menu, per “Per
Giovinda”, e quindi dobloni di saraceno con mosaico di melanzane, zucchine e
peperoni ben arrostiti, contrasto di yuzu e sentore di timo.
Spettacolare e degno di ricordo è il “Viaggio nel tempo, che
è stato e che sarà”: melanzane viola al vapore con finferli, mirtilli, la prima
zucca, giovane barbabietola lombarda, fiore di zucca farcito e zenzero confit. Un’esplosione di sapori e una cottura della melanzana talmente perfetta da restarne affascinati.
I dolci sono storici. A partire dal “Gong”, che non vi svelo
ma che dovete provare, fino ad arrivare al mio “Cinque minuti”: una terrina di
cioccolato e lampone, una piccola catalana di fichi e lime, stracciatella di
frutto della passione e tartufo di cocco.
Tutto da assaggiare in 5 minuti di pausa, da tutto e da
tutti.
E’ un’esperienza che va fatta, quella al Joia.
Perché i sapori delle sole verdure, elaborati e lavorati con
grande tecnica e innovazione, soddisfano e allo stesso tempo divertono in un
gioco di scoperte ed emozioni.
Io ho già voglia di ritornare. E voi?
Joia
Via Panfilo Castaldi 18
Tel. 0229522124
Joia è in offerta su Groupon!! Affrettatevi perché mancano solo pochi giorni alla chiusura!
Articoli correlati
L'Osteria dei 5 sensi per chi mangia senza glutine
Mangiare milanese a Milano
Asola a Milano