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Joia, il ristorante di Pietro Leeman a Milano

DI: Chiara Maci |24 ott 2014
Joia, il ristorante di Pietro Leeman a Milano

Del ristorante Joia credo di aver letto decine di recensioni. Creato nel 1989 da un gruppo di amici lungimiranti e da lui, Pietro Leeman, prima solo consulente del locale, poi chef a tempo pieno. Quella di aprire un ristorante nel 1989 completamente dedicato ad un pubblico vegetariano è una sfida importante e coraggiosa e bisogna attendere qualche anno prima che il pubblico impari a conoscerlo.

Oggi, il Joia è una garanzia. Sono tornata dopo due anni di assenza e il menu è stato un’esperienza meravigliosa.

La scusa è stata un’amica vegetariana ospite per un week end e ho riscoperto anche io una cucina pulita, essenziale, dove le verdure sono protagoniste di un sapore autentico ma creativo.

Perché i piatti di Pietro Leeman hanno titoli poetici ma difficilmente comprensibili.

Perché i piatti di Pietro Leeman rispecchiano un ordine perfetto ma raramente si capiscono gli ingredienti.

Perché i piatti di Pietro Leeman raccontano una storia e il giusto approccio è proprio questo: avvicinarsi a lui con la voglia di ascoltare e capire.

Joia

E non si può rimanere delusi.

Il menu si divide in tre menu degustazione e uno alla carta. I primi offrono tre diverse tipologie di assaggi: La scoperta, fatto di 5 portate con una sequenza leggera di sapori vicini alla natura; L’enfasi della natura, con 8 portate divertenti e stimolanti dove ogni piatti è una composizione delle idee che più rappresentano la stagione e infine Zenith, dove 16 portate riassumono l’intera filosofia dello chef e insieme si scoprono i piatti, uno ad uno.

Io ho scelto il secondo, con una piccola modifica al primo piatto, dove ho preferito “Serendipity nel giardino dei miei sogni”, ovvero Gnocchi di patate e senza farina con cuore di caprino del boscasso, emulsione di parmigiano, pesto di crescione e lamponi.

La mia amica ha optato invece, come da menu, per “Per Giovinda”, e quindi dobloni di saraceno con mosaico di melanzane, zucchine e peperoni ben arrostiti, contrasto di yuzu e sentore di timo.

Spettacolare e degno di ricordo è il “Viaggio nel tempo, che è stato e che sarà”: melanzane viola al vapore con finferli, mirtilli, la prima zucca, giovane barbabietola lombarda, fiore di zucca farcito e zenzero confit. Un’esplosione di sapori e una cottura della melanzana talmente perfetta da restarne affascinati.

I dolci sono storici. A partire dal “Gong”, che non vi svelo ma che dovete provare, fino ad arrivare al mio “Cinque minuti”: una terrina di cioccolato e lampone, una piccola catalana di fichi e lime, stracciatella di frutto della passione e tartufo di cocco.

Joia Milano

Tutto da assaggiare in 5 minuti di pausa, da tutto e da tutti.

E’ un’esperienza che va fatta, quella al Joia.

Perché i sapori delle sole verdure, elaborati e lavorati con grande tecnica e innovazione, soddisfano e allo stesso tempo divertono in un gioco di scoperte ed emozioni.

Io ho già voglia di ritornare. E voi?

Joia
Via Panfilo Castaldi 18
Tel. 0229522124

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