È il cuore pulsante della città, il mercato all’aperto più grande di Europa, inaugurato nel 1825, quando all’epoca il mercato principale di Torino era in Piazza Palazzo di Città. A Porta Palazzo si possono trovare banchi di frutta e verdura gestiti da locali e a fianco banchi di extracomunitari che negli ultimi anni hanno acquistato la maggior parte delle licenze e che ogni mattina, tutti i giorni della settimana tranne la domenica, iniziano il loro lavoro prima dell'alba.
Solitamente per la spesa quotidiana mi reco nei mercati rionali vicino a casa, a San Salvario, ma ogni tanto mi piace allungarmi fino in Piazza della Repubblica, dal lato dove di solito si trovano i contadini e alcune piccole aziende agricole. I contadini occupano gli spazi oltre Piazza della Repubblica, verso la prima parte di Corso Giulio Cesare, e sotto la tettoia del mercato si radunano da molti anni piccole aziende agricole provenienti della provincia di Torino, Asti e Cuneo.
È bellissimo passeggiare per i banchi, tra fiori recisi, piante ornamentali, piantine ed erbe aromatiche ed è magnifico vedere la trasformazione del mercato durante le stagioni: in Primavera è un tripudio di colori e profumi, tra rose, mughetti, le prime fragole, i germogli di tarassaco da mangiare crudi, le prime erbette da stufare per preparare la frittata o un bel risotto che sa di clorofilla. Il banco delle uova, dove ogni tanto si ha la fortuna di trovare le uova d’oca, anche se è qualche tempo che il contadino non le vende più. Ma io non dispero e provo sempre a chiedere se per caso le ha ancora!
D’estate la frutta la fa da padrona, tra albicocche succose e profumate, i primi meloni, l’anguria spaccata a metà, con il suo nettare zuccherino che gocciola giù giù dai banchi e richiama i clienti assetati dal caldo sole e dall’afa. D’estate in modo particolare cerco sempre di recarmi al mercato abbastanza presto, per evitare il caldo torrido del mezzogiorno e soprattutto la folla dei tiratardi, quelli che con aria dinoccolata e assente, stremati dal caldo, si spostato tra un banco all’altro del mercato senza una meta particolare.
La spesa slow solitamente la faccio tra l’Autunno e l’Inverno: anche se fa freddo mi piace attardarmi a fare due chiacchiere con i contadini, chiedere consigli su preparazioni tipiche e cotture, scambiare due parole è sempre bello e piacevole e si imparano sempre tante cose! A volte nel banco dei formaggi si ha anche la fortuna di fare qualche assaggio prima dell'acquisto e c'è sempre un gruppetto di persone che si attarda a parlottare del più e del meno mangiando tome e caprini. È questa la cosa che amo di più dei mercati, la facilità con cui si riesce ad instaurare un rapporto umano sincero e unico, anche se per breve tempo.
Tendenzialmente ho due-tre banchi dove di solito faccio la spesa, ma a volte mi piace cambiare e vado dove mi porta l'occhio: tra colori e profumi a volte ho solo l'imbarazzo della scelta.
Porta Palazzo è anche Mercato del pesce, dove è possibile trovare di tutto, in ogni periodo dell'anno, anche se come ben sapete è bene seguire le regole della stagionalità anche quando parliamo di acquisti legati al pesce. Per questo da qualche tempo mi rivolgo a Giuseppe Benedetto della pescheria Gallina, al Banco n° 2 del mercato di Piazza della Repubblica: da lui acquisto pesci, crostacei, molluschi seguendo il corso delle stagioni, e mangiando sempre cose diverse. Tanto pesce azzurro, in primis.
Se mi chiedessero dove andare per fare acquisti, un luogo magico e unico della città assolutamente da non perdere risponderei senza ombra di dubbio Porta Palazzo, perché racchiude tante culture, genti differenti che è davvero difficile non innamorarsene. A volte sembra di stare a Parigi, il giorno dopo Marrakech. Alla fine siamo sempre nella mia bella Torino e ogni volta penso di essere fortunata a vivere qui.
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