E’
una delle storie e tradizioni veneziane che preferisco: ogni
veneziano ne conosce la storia, ogni donna veneziana aspetta il 25
Aprile non solo per festeggiare il santo patrono e la liberazione
d’Italia, ma per ricevere il “bocolo”.
Spesso
succede che si conosca la tradizione ma non la storia che ci sta
dietro. Io l’ho scoperta grazie alla mia nonna che tra le
innumerevoli storie che mi raccontava, affacciate al balcone del
soggiorno mentre guardavo le gondole passare, c’era anche quella di
donna Maria Partecipazio e il suo Tancredi.
La
storia, in realtà, si basa su fatti storici realmente accaduti ma
come si sa ogni leggenda ha un fondo di verità, dopotutto.
I
nostri due protagonisti, Maria e Tancredi, sono due giovani
innamorati, ostacolati però dalle loro posizioni sociali: lei, di
famiglia nobile, e lui un trovatore. La famiglia di lei non avrebbe
mai accettato il loro matrimonio ma Maria pensò ad una soluzione,
seppur estrema: propose al suo Tancredi di arruolarsi per potersi
guadagnare quel tanto di nobiltà che gli avrebbe permesso di
chiederla in sposa. Tancredi si arruolò così con le truppe di Carlo
Magno per la guerra contro i Mori in Spagna, salutò la sua amata
Maria (soprannominata Vulcana per il suo spirito ardente) e partì,
con la promessa che sarebbe tornato e l’avrebbe fatta sua.
In
battaglia Tancredi si distinse tra i compagni per il suo valore e le
sue gesta coraggiose che raggiunsero ben presto le orecchie dei
veneziani, nonché quelle di Maria, che si rincuorava e aspettava il
suo ritorno.
Durante uno scontro il giovane rimase ferito mortalmente ed è qui
che si lega a questa forte tradizione: accasciandosi su un roseto, il
suo sangue sgorgava copioso dalla ferita e colorò i petali delle
rose sotto la sua armatura. Con le ultime forze raccolse un bocciolo,
colorato con il suo sangue, lo porse a Orlando, compagno di
battaglia, e con un filo di voce espresse le sue ultime volontà:
quel fiore doveva essere consegnato a Maria, come ricordo del suo
amore eterno.
Orlando
mantenne la promessa. Una volta conclusa la guerra partì per
Venezia, dove ancora la notizia della morte di Tancredi non era
giunta, e si recò a casa di Maria. Non servirono troppe parole,
Maria prese il bocolo, con gli occhi pieni di lacrime e si rifugiò
tra le coperte del suo letto. Era il 25 aprile, San Marco, e Maria
morì quella stessa notte di crepacuore, stringendo il bocolo al
petto. La trovarono la mattina dopo, e si dice che ogni anno, il 25
aprile, il fantasma di Maria si aggiri per Venezia, con il bocolo
rosso ancora stretto al petto.
Il
veneziano lo sa: non servono mazzi di fiori o grandi ghirlande, ma un
solo bocolo di rosa che dentro i suoi petali purpurei cela la storia
di un amore forte e imperituro, oltre alla promessa di fedeltà
eterna.
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