Quando in una città ci si vive e non ci si va da turisti, si
tende a passare sopra con lo sguardo ad edifici e particolari che l’occhio
attento di un viaggiatore invece noterebbe ed esalterebbe. Venezia è ricca di
palazzi appartenenti un tempo alle ricche famiglie veneziane, alcuni visitabili,
alcuni no, altri ancora sono ora un albergo, spesso e volentieri extralusso o
quasi per cui non ci fa più neanche tanto caso. Ma perché girare per la nostra città
senza conoscere ciò che ci circonda? Sarebbe come farsi un giro al supermercato
senza sapere cosa comprare.
Calli, campi e palazzi sono la storia di Venezia, ed è lì,
tangibile, come lo era secoli fa, ci rendiamo conto della fortuna che abbiamo?
I palazzi veneziani portano il nome delle ex famiglie
proprietarie, tranne in alcuni casi.
Ca’ d’Oro
In realtà il palazzo appartiene alla famiglia Franchetti, di
cui ospita le gallerie, ma l’ideatore e il costruttore dell’edificio era un
certo Marino Contarini, alla cui morte la Ca’ d’Oro venne divisa tra le tre
figlie. Una volta arrivato in mano a Giorgio Franchetti, il palazzo aveva
subito una serie di passaggi di proprietà che ne avevano mutato la fisionomia,
tanto che lui stesso decise di ristrutturarla. Il pavimento marmoreo,
all’interno, che copre una superficie pari a 350 metri quadrati, è stato curato
direttamente da Giorgio Franchetti.
La Ca’ d’Oro fu ceduta allo Stato alla fine dei lavori, in
cambio dei finanziamento ottenuti per il restauro. Perché allora questo nome? La sua storia è legata al fatto che un tempo, parti della facciata rivolta sul Canal Grande erano rivestite d’oro.
Se già l’esterno stupisce, il palazzo al suo interno
nasconde una corte, che già solo osservata dalle ampie finestre rapisce. Il prezzo del biglietto è di 6€ a persona, il ridotto è di 3€.
Palazzo Michiel
In direzione Rialto, poco più avanti si trova Palazzo
Michiel, anche questo che si affaccia sulle acque del Canal Grande. A prima
vista non sembra un palazzo degno di nota, se non per la schiera di colonne che
ne contraddistingue la facciata. La famiglia a cui deve il nome, fornì ben tre
dogi alla Serenissima.
Oggi il palazzo è sede della Galleria Internazionale d’Arte
Moderna e ospita collezioni otto novecentesche. Il secondo piano è adibito a
mostre temporanee.
Cà Vendramin
Tutti sanno che a Venezia c’è il Casinò. C’è chi lo sa
perché si ricorda di quando Felicetto Maniero, a suo tempo, aveva pensato di
farci un salto e chi per altri motivi, ma pochi lo chiamano con il suo vero
nome: Ca’ Vendramin Calergi, anzi, ad essere precisi, sarebbe Palazzo Lorendan
Vendramin Calergi, dal momento che fu la famiglia Lorendan a volerne la
costruzione. Venezia è sempre stata una terra di vizi, da quello del piacere
carnale a quello del gioco, qui infatti ci si poteva aspettare che venisse
costruito il primo casinò d’Europa.
Per entrare a visitarlo l’unica soluzione è diventare
giocatori per una sera.
Cà Pesaro
Ci siamo spostati sulla sponda di fronte, ma rimaniamo
sempre affacciati al Canal Grande, Ca’ Pesaro fu fatta costruire dalla ricca
famiglia veneziana da cui prende il nome. Al giorno d’oggi è di proprietà del Comune di Venezia ed è sede della Galleria Internazionale dell’Arte Moderna e, all’ultimo piano, del Museo di Arte Orientale.
Per i residenti nel comune di Venezia l’entrata è
gratuita, per tutti gli altri il biglietto è di 10,50€ l’intero e 8€ il
ridotto.
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