Il
Ghetto Ebraico di Roma è uno dei quartieri della Capitale più affascinanti a mio avviso. Per vedere qualcosa di diverso a Roma, che non sia la Fontana di Trevi o il Colosseo, a Roma ci si può rifugiare qui in un
tour davvero interessante e unico.
Arrivare al Ghetto di Roma è piuttosto semplice e farlo a piedi è ancora più interessante, soprattutto perché si attraversano anche vie poco note, zone molto belle ma poco conosciute. C'è da dire che il ghetto romano non è stato il primo a nascere in Italia, anche se in tanti pensano sia così. Il primo è stato quello veneziano e solo dopo, parecchio dopo, circa 40 anni dopo quello romano.
Una targa commemorativa ricorda la deportazione avvenuta il 16 Ottobre 1943 del Ghetto Ebraico, ed è una targa che ancora si trova in Via del Portico d'Ottavia. Un'altra targa commemorativa si trova sempre nella stessa via che nello specifico racconta cos'è successo nella palazzina in cui è stata posta.
Oltre alla storia, importantissima di questo quartiere,
quali sono le cose assolutamente da vedere nel Ghetto Ebraico?
Visita alla Sinagoga
Innanzitutto consiglio una visita alla Sinagoga. La noterete subito, è molto grande e si trova sul Lungotevere de' Cenci, praticamente avrete davanti l'Isola Tiberina. La Sinagoga non ha un ingresso libero e autonomo, ma si può visitare solo prendendo il biglietto per il Museo Ebraico e comunque la visita è sempre guidata e rispetta certi orari. Il sabato la visita non è consentita a nessun orario. La Sinagoga fu costruita intorno al 1904 e sula lato sinistro della struttura si trovano ancora i segni dell'attentato del 1982 che costò la vita ad un bambino di due anni e ferì 40 persone, di questa vicenda si parla anche nel Museo Ebraico. Per informazioni su orari e visite visitare il sito ufficiale cliccando
qui.
Portico D'Ottavia
Il Portico D'Ottavia è una chicca da ammirare in tutta la sua bellezza. Venne costruito nel II secolo a.C., in sostituzione del più antico Portico di Metello. Restaurato in età augustea viene dedicato alla sorella dell’imperatore, Ottavia. Il Portico D'Ottavia è sempre visitabile e non ha bisogno di un biglietto di ingresso. Passando dietro al portico potrete fare una bella camminata passando attraverso quello che era il vecchio Ghetto Ebraico. Qui le stradine si intrecciano e si diramano fino a farvi perdere completamente il senso dell'orientamento. Una volta fuori dal Ghetto troverete la bellissima Roma, ma di quartiere come questo sarà difficile trovarne ancora.
Cucina ebraica
Per capire il Ghetto Ebraico non si può non mangiare o spizzicare qualcosa della sua cucina. Ricordatevi che, il sabato gli ebrei non lavorano e non fanno niente, riposano soltanto. Se andate nel quartiere ebraico di sabato o domenica quindi non troverete nessun negozio aperto. Vi consiglio una visita durante uno dei giorni della settimana per assaggiare il cibo Kosher. Se invece non riuscite ad andare se non di domenica o nel weekend, dovrete "accontentarvi" dei ristoranti romani aperti,
Giggetto al Portico D'Ottavia e
Sora Margherita che non è un vero e proprio ristorante, anche se si definisce tale, perché è registrato come Circolo ricreativo. Da non perdere una visita a
Boccione per assaggiare uno (o più) dei suoi famosi dolci come ha ben raccontato Rossella.
(Le foto delle due targhe sono di Scazon)