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Dove bere un buon cappuccino a Roma
Questo è un post per chi non beve il caffè... ma anche per chi lo beve. Non bevevo il caffè. Ancora meno il cappuccino. Me la cavavo da sola, senza aiuti esterni. Affrontavo tutto a gamba tesa pronta ad impacchettare il mondo a mio gusto e capriccio. Poi arrivai a Roma. Volevo vivere nel sole. Andai al Gianicolo, lanciai uno sguardo di sfida alla città e capii. Ero a casa. Presto arrivò la svolta. Cominciai a bere il cappuccino ed è per questo che voglio consigliarvi alcuni luoghi dove bere un buon cappuccino in centro a Roma.
Ogni mattina è infatti lui quell'abbraccio caldo che mi ricorda che sono qua per qualcosa... di buono.
Un sorso e via. Eccomi allora a studiarmi i posti migliori, quelli dove, col marito al seguito, ci si dirige nel fine settimana. E quelli dove anche il più sprovveduto turista può capitare a ragione ben veduta.
La vita va gustata. Un buon cappuccino si fa riconoscere per la schiuma ed il caffè. La schiuma deve reggere lo zucchero, come la sua energia reggerà noi per un giorno intero. Il caffè deve essere garbato, di ottima miscela e fatto a regola d’arte. Sennò tanto vale non chiedersi "oggi per il cappuccino dove si va?".
Nell'ombelico della Caput Mundi la scelta è varia. E per la scrivente è pure difficile decidere da dove cominciare. Seguo il criterio geografico. Focus sul centro storico e si parte dal nord per poi scendere. Pronti?
Siamo tutti a Piazza del Popolo? Bene scendiamo educatamente lungo via del Babuino fino ad arrivare all'Atelier Antonio Canova. E' un caffè, tranquilli. Non fatevi spaventare dalle statue e dal cavallo gigantesco che vi accoglie alla cassa. Un cappuccino al banco c'è per tutti. Appena vedrete le dimensioni della tazza sarete fieri di essere lì. Un sorso, due... vi lascio il tempo che vi serve.
Intanto mi sposto a Piazza Augusto Imperatore da Gusto Rosso (n. 28). Lì mi bevo forse uno dei cappuccini che può contendersi, cornetto incluso, la corona d'oro. Ah, siete arrivati anche voi.
Dai ancora due passi. Andiamo verso le mete più turistiche ma non per questo da disdegnare: Tazza D'Oro vicino al Pantheon e Sant���Eustachio il Cafè. Mete obbligate sennò nessuno crederà che siete a Roma. Eppure vi sto facendo scoprire dell'altro.
Ora vi faccio deviare verso l'Emporio alla Pace: qui bisogna servirsi da soli ma l'esperienza vale la piccola fatica. Se siete fortunati e riuscite ad accaparrarvi il tavolino in prima fila potete ammirerete quest’angolo di vicoli romani che arrivano fino alla Chiesa di Santa Maria della Pace del rione Ponte. Non dimenticate di prendere anche il cornetto, ne vale decisamente la pena.
Non siete sazi? Via di corsa al bancone del Caffè Farnese. Oramai io sono di casa, sanno già che cornetto prendo e che comunque sono lì sempre e comunque per un cappuccino. Per me è quasi il bar di casa nel fine settimana. Rigorosamente al bancone, i tavoli fuori al sole di piazza Farnese possono costar caro.
Due passi soddisfatti ora verso via dei Giubbonari per il primo bar dove ho preso un Cappuccino: vicino a piazza Cairoli ecco L’Antica Pasticceria Bernasconi. Piccolo, affollato, decisamente rispettato dai locali.
Se poi vi trovaste ad attraversare il biondo Tevere, che scorre poco più in là, tra le vie di Trastevere fermatevi in via Francesco a Ripa al Baylon Caffè. Niente male pure lui.
Ah, avete preferito deviare, attraversare il ghetto e raggiungere il Circo Massimo? Sì, sì potete entrare senza paure a Cristalli di zucchero su via di San Teodoro. Non scherzano neppure lì: alta pasticceria e caffè o cappuccino di qualità.
Mentre se siete in zona Vaticano un posto tranquillo apprezzato dai locali è la Gastronomia Wine Bar “De penitenzieri”; in stile boutique come Cristalli di zucchero, forse si può scoprire tutto solo entrandovi, ma non è il solito locale per turisti che si potrebbe trovare in zona nonostante venda anche biscotti e dolcetti commerciali.
Insomma, a Roma si scopre il cappuccino con estrema facilità con mappa alla mano e con gambe leste. Un ultimo consiglio: evitate i momenti di affollamento estremo, la qualità del cappuccino potrebbe risentirne al pari del suo potere taumaturgico anche se nei locali che ho segnalato la qualità negli anni e nei giorni è notevolmente stabile.
E voi dove andate a prendere un buon cappuccino a Roma? Ci consigliate via Facebook o Twitter posti imperdibili che non abbiamo citato?