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Dora In Poi, viaggi con cucina a Torino

DI: Sandra Salerno |14 nov 2014
Dora In Poi, viaggi con cucina a Torino

Il bello dei viaggi è che puoi portare con te ricordi, impressioni, profumi e sapori. La valigia al rientro a casa è sempre più pesante perché racchiude tante cose, soprattutto oggetti e prodotti che arrivano da lontano, le spezie, gli aromi e anche qualche piccola scatola, uno scrigno magico che come per incanto, quando la apri, ti fa tornare indietro nel tempo.

Almeno per me è così, ogni volta la stessa sensazione. E forse così è stato anche per Daria e Alfredo che qualche tempo fa hanno deciso di aprire il loro ristorante, fatto di sapori e profumi che vengono da lontano, pieno di ricordi e sensazioni che si sono portati dietro dagli innumerevoli viaggi intorno al mondo. Tutto questo e molto di più è Dora In Poi. Mi è piaciuta l'idea di dargli questo titolo, viaggi con cucina, perché è un po' quello che troverete all'interno del ristorante, ma soprattutto nel menù del Dora In Poi: contaminazioni, tra viaggi ed esperienze di Alfredo e Daria, tradotti in ricette e trasformati dalla mano leggera dello chef ucraino Vasyl Andrusyshyn, anche lui con qualche esperienza da girovago intorno al mondo a sperimentare metodi e cotture diverse.

Dora

Il locale è moderno e giovane, senza fronzoli. Luminoso quel tanto che basta per permettere di mangiare potendo ammirare ciò che abbiamo nel piatto. Mi sono stancata di quei locali con le luci soffuse, che mi obbligano a dover accendere la pila dell'iPhone per leggere il menù. Luce finalmente. Non troppa, ma giusta. Bravi. Prima di cena un cocktail al banco, come piace a me, mentre studio, penso, parlo con gli amici e leggo il menù, per capire cosa ordinare. Quindici minuti di puro relax. Trovo che l'aperitivo così sia più divertente e stimolante. Assaggio due diversi cocktail: il Bloody Mary, preparato con sakè (buonissimo) e un Negroni alla birra, curioso.

La carta dei cocktail è interessante, come quella dei vini, tutti biologici e biodinamici per volontà di Alfredo e non per moda. Sempre alla ricerca di nuove etichette, da provare anche con i clienti in una delle degustazioni mensili organizzate per l'occasione.

Dora Cocktail

Il menù è suddiviso in 3 categorie: crudi, marinati e caldi per permettere ai commensali di giocare con i piatti, ordinando più portate contemporaneamente da assaggiare tutti insieme. Niente più antipasto, primo e secondo. A voi la scelta di cosa mangiare senza nessun tipo di filtro. La parola d'ordine è divertimento. Tra i crudi ottima la tartare di fassone con ostrica e salsa al lime. Un assaggio dei marinati con ceviche di pesce bianco con quinoa al coriandolo e cipolla di Tropea. Degustazione dei caldi: Dim sum alla piemontese, con ripieno di arrosto, Tagliolini all'uovo con gamberi rossi porcini e lime. Pesci e molluschi con fregola al limone, piatto troppo sapido per me. Un errore nel condimento, può capitare.

Dora menu

Nei dolci curioso ed originale il minestrone freddo di frutta e verdura, servito con cioccolato fondente. Mi ha tentato parecchio la meringata della pasticceria Raspino. La terrò in serbo per la prossima volta. Dora In Poi, aria nuova a Torino in un bel quartiere della città, Regio Parco, che vede la nascita di locali, fuori dal circuito di San Salvario, in overbooking ormai. Da provare. Noi torneremo per assaggiare piatti nuovi.

Dora in Poi
Via Catania, 21 Torino
Telefono: 0112409962

DI: