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Dieci motivi per amare Napoli
Quante volte sentiamo
parlar male della nostra città solo perché c’è chi vive di stereotipi (e noi abbiamo già ironizzato su questo, proprio qui). E’
vero, a Napoli c’è la spazzatura, ci sono i ladri, c’è chi cammina senza assicurazione
e chi va in giro in motorino senza casco. Trovatemi una città in cui queste
cose non accadono… Questo post nasce dal cuore: per qualche minuto mi calerò
nella parte di Cupido, scagliando frecce qua e là sperando di far breccia nei
cuori di coloro che non amano e non conoscono Napoli ma anche di chi la conosce, la ama e la vive al massimo!
Ecco le 10 cose che amo di Napoli:
L’atmosfera
Al mattino abbiamo sempre un motivo per alzarci, ad attenderci c’è sempre un buon caffè e una sfogliatella calda per iniziare bene la giornata. La domenica, invece, il profumo del ragù è nei vicoli di tutta Napoli. C’è aria di festa. Perché diciamocela tutta: la domenica a Napoli è come se fosse Natale. Ore 14 palla al centro: si inizia con l’aperitivo per poi finire alle paste.
L’accoglienza
Napoli è come una grande famiglia. Il calore che si avverte per le strade di questa città, non lo si trova altrove. Siamo curiosi; ci improvvisiamo “guide per caso” pur di dare una mano ad un turista, facendogli scoprire chicche che nemmeno sul web troverebbe. E nei Quartieri Spagnoli c’è sempre la vecchietta di turno che non vede l’ora d’incantare i passanti con storie e leggende di Napoli.
Il Lungomare
Abbiamo la fortuna di avere uno dei lungomari più belli d’Italia. Alberghi lussuosi che si affacciano sul mare, il Castel dell’Ovo che padroneggia sull’intero Golfo, gli scogli che ogni giorno vedono nascere storie d’amore. Ed infine il mare, su cui si poggia la città ma anche la nostra anima; quel mare che custodisce i sogni di tutti noi napoletani…
La storia
Napoli è un viaggio senza fine. Si va dalle grotte preistoriche del Chiatamone ai grattacieli del Centro Direzionale; passando per i greci, per le dimore degli Angioini e dei Borboni, per gli ineguagliabili palazzi ottocenteschi ed i rifugi anti-bombardamento della Napoli Sotterranea.
La cucina
A Napoli scordatevi la dieta. Impossibile resistere a quella mozzarella filante che si mescola col pomodoro e basilico fresco. Vale la pena vivere a Napoli per una pizza degna di lode. E l’elenco delle pizzerie dove mangiare una buona pizza è lunga: dall’Antica Pizzeria da Michele alla Pizzeria Sorbillo, da Starita a Materdei a Shekkinah a Volla. Vogliamo parlare dei dolci? C’è da perdere la testa dinanzi ad una sfogliatella calda, al babà col rum, alla pastiera, alla frolla. Un mix di sapori che inebria la mente!
Lo street food
Ora di pranzo, siamo in giro, la giornata è torrida, un certo languorino ci prende. E allora non resta che fermarci in uno dei tanti locali dove trovare il vero street food di Napoli, ordinando un bel cuoppo di patatine e accomodarci su di una panchina al fresco… Tra tradizione ed innovazione ce n’è per tutti i gusti: da Il Cuoppo all’Elettroforno, da ChipStar a Ghiros.
Il Pret a Porter
Amanti dello shopping benvenuti nel regno della moda! Ce n’è per tutte le tasche: dalle grandi firme che spopolano in Via Chiaia ai tanti mercatini che colorano la città: Antignano, Poggioreale, Porta Nolana, il Mercato dei Fiori, La Torretta.
L’arte
La nostra città è un palcoscenico a cielo aperto. Sarà per i venti secoli d’arte che si sono susseguiti; per i panorami che la caratterizzano o per il patrimonio artistico. Sono tanti i film in cui è stata “riprodotta” la nostra bella Napoli. È da Via Caracciolo, ad esempio, che inizia Napoli Milionaria, in cui Eduardo De Filippo racconta la vita dei napoletani, prima, durante e dopo la guerra, prendendo come esempio la famiglia Iovine. Ed è al Borgo Marinaro che il film volge al termine. Scoprite quali altri film famosi sono stati girati qui a Napoli.
Il dialetto
Sapevate che il dialetto napoletano si è aggiudicato il titolo di Patrimonio dell’Umanità? Secondo solo all’italiano per diffusione in Italia, il napoletano è stato riconosciuto come una vera e propria lingua, con i suoi suoni, la sua storia ed il suo legame con la nostra terra. Ci sono alcune parole che non trovano una traduzione precisa, perché legate ad azioni tipicamente napoletane; altre, invece, portano traccia dei popoli passati di qui. Ne è d’esempio il termine “pacchero”, che, secondo le sue origini greche, vuol dire “con tutte le dita”. Occhio a non prenderne troppi… di paccheri :D
La magia
Dopo ben 9 punti, concedetemene uno un po’ più sentimentale. È ciò che continua a far innamorare tutti di Napoli e ha fatto sì che grandi pensatori come Goethe, Benjamin, Dumas rimanessero colpiti da questa splendida città. È quel “non so che” che ha attratto geni come il fotografo Cartier-Bresson. Forse è solo la sintesi di tutto quello che ho elencato, ma io la chiamo “magia”… Sì, perché solo una magia può rendere una città così bella anche quando piove.
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