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Bologna tra segreti e leggende

DI: Alessandra Pellegriti |15 ott 2014
Bologna tra segreti e leggende

Bologna è famosa nel mondo per essere la sede della più antica Università d'Europa, e questo suo titolo è delineato dalla nota frase latina “Alma Mater Studiorum” (La Madre che nutre gli Studi), ma oltre alla sua grande importanza sul piano dell'istruzione è una città piena di storia che, immancabilmente, è anche arricchita da leggende di vario tipo. Oggi noi ve ne raccontiamo cinque, che sono legate ad alcuni suoi antichi monumenti e abitazioni, e che vi permetteranno di vedere la città da un punto di vista diverso.

Le tre frecce


Sull'origine delle Tre frecce che si scorgono al numero 19 di strada Maggiore, sul soffitto del portico della Casa Isolani (forse la costruzione più antica della via), vi è una leggenda che risale ai tempi del Medioevo. La storia narra di un nobile che, dopo aver scoperto che la sua bella moglie gli era infedele, decise di assassinarla e per farlo assoldò tre abili arcieri che si posizionarono sotto la finestra della stanza della donna. Una volta sotto tiro però, la moglie adultera si accorse di quello che stava accadendo, e per distrarre i tiratori si denudò improvvisamente. I tre, sconcertati dalla bellezza che avevano davanti, sbagliarono la mira e le loro frecce si incastrarono su un angolo del soffitto. Alcuni dicono che i tre arcieri sbagliarono di proposito perché non se la sentivano di deturpare una così meravigliosa donna.


Torre Asinelli

La Torre degli Asinelli


Una leggenda narra che la Torre degli Asinelli venne eretta in un'unica notte per opera del Diavolo, ma la storia che viene più raccontata e tramandata è quella del giovane Asinelli, vissuto nel XII secolo. Questi era un ragazzo di umili origini che per vivere trasportava materie quali sabbia, pietrisco e ghiaia dal fiume Reno alla città, al fine di rifornire i mastri che si occupavano di edilizia, ed era soprannominato da tutti come Asinelli per via degli asini che utilizzava per trainare il suo carretto. Mentre un giorno girava per la città notò a una finestra una bellissima ragazza, e dal primo istante in cui la vide egli se ne innamorò profondamente. Purtroppo però la fanciulla era di origini nobili e faceva parte di una ricca famiglia appartenente all'alta società bolognese, e quando Asinelli si recò dal padre di lei per chiederla in moglie, quest'ultimo lo prese in giro e gli disse che gli avrebbe sì concesso la mano della figlia, ma solo nel momento in cui sarebbe stato in grado di poterle garantire come dote la torre più alta della città. Il giovane, capendo che non sarebbe mai riuscito a soddisfare tale richiesta, si voltò e andò via. Ma poi, qualche giorno dopo, mentre lavorava lungo il fiume, venne attirato da uno strano bagliore proveniente dall'acqua e, avvicinatosi, si rese conto di essere davanti a una grande quantità di monete d'oro. Asinelli, di fatto, trovò un grande tesoro e grazie a esso divenne estremamente ricco, e per prima cosa commissionò la costruzione di quella che doveva diventare la torre più alta della città. Nove anni dopo la torre era in piedi, e Asinelli poté così unirsi in matrimonio con la sua amata.

Garisenda


La Torre Garisenda


Esiste una leggenda anche sulla costruzione della Torre Garisenda, che sorge accanto a quella degli Asinelli. Si narra che questa torre più piccola nel corso della sua costruzione sia stata oggetto di un crollo che ne deturpò una parte e che ne provocò la sua caratteristica pendenza. Secondo la storia ciò avvenne per colpa della famiglia che ne ordinò la realizzazione perché, curiosamente, chiese alle persone responsabili della costruzione che la struttura sviluppasse una sorte di attorcigliamento alla torre vicina. La pendenza, ovviamente, fu invece causata da un cedimento del terreno.

Madonna San Luca

La Madonna di San Luca

La Madonna di San Luca è molto nota e cara ai bolognesi, ma una particolare leggenda che la riguarda coinvolge la nascita del lungo portico che porta in cima al Colle della Guardia - dove sorge il suo Santuario. La storia racconta che molto tempo fa, a causa di un violentissimo temporale verificatosi nel giorno dell'Ascensione, non fu possibile riportare l'immagine della Madonna, che si trovava a San Pietro, sul Colle, e per tenerla al sicuro venne custodita per tutta la notte all'interno della cattedrale. Il giorno dopo, al mattino, le persone che dovevano riportarla al Santuario non la trovarono al posto in cui era stata lasciata: la Madonna era risalita da sola di notte, ed era stata protetta dalla pioggia battente dagli alberi, che si piegarono per ripararla lungo il percorso verso la cima. La visione degli alberi incurvati fece nascere l'idea di costruire quello che ancora oggi è noto essere il 'portico più lungo del mondo', che è caratterizzato da 3796 metri di lunghezza e che è composto da ben 658 volte.

Podesta Bologna

Il voltone di Palazzo del Podestà


La leggenda legata al Voltone 'a crociera (sotto di esso si incrociano due vie) presente sotto al Palazzo del Podestà, e quindi sotto alla Torre dell'Arengo, presenta una struttura architettonica molto particolare. Essa gli permettere infatti di avere una conduzione acustica molto potente, tale da permettere alle persone di poter parlare tra loro mentre si trovano agli angoli opposti della volta. Secondo la leggenda ai tempi del Medioevo questa proprietà permetteva alle persone malate di Lebbra di potersi confessare.

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