GUIDA GROUPON A BARI

Bari: tutti i motivi per amarla e viverla al meglio

DI: Roberta Longo |11 apr 2014
Bari: tutti i motivi per amarla e viverla al meglioQuesta volta nessun consiglio, solo alcuni dei motivi che mi portano ad amare Bari e i baresi. Un pezzo di un grande puzzle che voglio condividere con voi; un pezzo di un puzzle che racconta anche un pochino cosa fare a Bari ma, soprattutto, perché amare la città.

Bari

Non vi dirò cosa vedere, non vi dirò dove mangiare la focaccia migliore ci ha già pensato Ornella tra l'altro!) o trovare la birra a 80 centesimi. Vi sto per raccontare solo un pezzo di un grande puzzle cercando di farvi capire i motivi per cui alla fine di ogni viaggio torno a casa, sorrido e penso “bentornata a me”.

Bari ha in se l'arte di stupire, o forse dovrei chiamarlo dono. Quando pensi che non possa darti più nulla, eccola lì, pronta a smentirti con una delle giornate di febbraio più belle di sempre. Sarà il calore del sole, il cielo perfetto o il mare così calmo da sembrare immobile, ma l'unica cosa che riesci a pensare è “se posso godermi tutto questo, vale davvero la pena essere qui”.

Il barese. Una razza unica nel suo genere. Parliamo di avvenimenti realmente accaduti: ti sei perso, senti che la tua meta è vicina ma non la trovi, hai tra le mani un indirizzo con numero civico inesistente... lascia perdere Maps, risparmia la batteria del tuo cellulare e chiedi informazioni a un passante. Nel 10% dei casi si limiterà ad indicarti la strada, al 90% ti accompagnerà a destinazione. Questa volta sono dalla parte di chi si perde (orientamento, questo illustre sconosciuto) e di chi si imbatte in uno dei gesti più belli di sempre, un qualcosa che va al di là della semplice educazione. Un sorriso seguito dalla frase “signorì, venga con me”, che nel mio caso continua con “ma sì d' Bar o no???”.

Una parentesi a parte voglio dedicarla a degli illustri “simboli” della città: Rinaldo, il “cantante di Via Sparano”, l'unico in grado di cantare per ore, ore, ore e ore (e ancora ore, ore, ore) senza mai fermarsi; Oronzo e i suoi “accendini con le luci”; Michele delle monetine (forse qualcuno fingerà ancora di spaventarsi). Tra i vicoli e il Castello, Maria delle sgagliozze e poco più in là Angela, la mia personalissima pusher di orecchiette. Se non li incontri per giorni ti preoccupi, quando li vedi ti senti a casa, quando ci parli potresti ridere per ore.

mare Bari

E ora gli ingredienti della felicità, quella vera. Sole, mare, ricci e birra al Chiringuito, il panzerotto di Di Cosimo (di altri panzerotti ho scritto qua), l'aperitivo a Pane e Pomodoro al primo raggio di sole, il caffè a Torre a Mare e la colazione della domenica a Caffè sotto il Mare. L'elenco potrebbe continuare... e quasi quasi continuo: il Palazzo del Sedile al tramonto, le panchine sulla muraglia, la cripta di San Nicola, la chiesa di San Gregorio il giovedì pomeriggio, il giardino della Chiesa Russa (l'accesso è libero ma pochissimi lo sanno), il Lungomare. E poi il tappeto di lupini e Peroni che arriva puntuale il 7/8/9 maggio, la cioccolata calda del 6 dicembre, la follia etilica e dilagante della vigilia di Natale, lo “struscio” nel giorno dei Sepolcri.

Insomma, come il migliore dei fidanzati Bari ti conquista e mostra il meglio di sé, quando inizi a conoscerla ecco saltar fuori tutti i difetti, presto o tardi ti porterà a pensare “mah... forse dovrei andar via” e forse lo farai, ma alla fine, capirai solo una cosa, la più importante: potrà deluderti ma difficilmente riuscirà ad abbandonare il tuo cuore.

[n.d.r. se volete trovare cose da fare a Bari per amarla ancora di più, per sperimentarla da un diverso punto di vista potete dare un'occhiata a questo link e trovare ispirazione!]
DI: