Di Santarcangelo vi abbiamo già parlato in questo articolo ma ciò di cui ancora non vi abbiamo parlato è dove andare a cena. Per questo vogliamo segnalarvi tre posti da provare se vi trovate in zona, magari per una gita fuori porta da Bologna.
Caratteristiche salienti di questo bel borgo romagnolo sono Tonino Guerra e le grotte di tufo che troverete nel primo ristorante che vi consigliamo: la Sangiovesa. E' uno dei locali storici in città, il logo è stato disegnato dal maestro e le grotte sotterranee sono visitabili. Tutto qui è fatto in casa, dalla piada ai dolci, e molti dei prodotti utilizzati in cucina provengono dalla Tenuta Saiano di proprietà della famiglia Maggioli, titolari della Sangiovesa. Il locale si trova nel pieno centro storico della città, all'interno dell'antico palazzo Nadiani, ai piedi della scalinata che porta alla torre dell'orologio. C'è anche un laboratorio di pasticceria e gelateria interna dove ogni giorno vengono preparati dessert che alludono alle rotondità della Sangiovesa disegnata da Fellini.
L'interno del locale è davvero suggestivo, ogni saletta rievoca la cultura e le antiche tradizioni romagnole, si può scegliere quindi di sedersi nella piazzeta del teatro oppure nell'angolo della Valmarecchia e così via, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Noi abbiamo amato la piada con pasta di produzione biologica proveniente dal molino Ronci di Pennabilli, ancora macinata a sasso con molino ad acqua.
Il secondo locale che vi vogliamo consigliare è il Ristorante Lazaroun che vede la luce intorno all'ottocento nella contrada dei fabbri in un antico palazzo del centro storico. Nato come Osteria la Vite, nel 1965 la famiglia Loli la prende in gestione e le attribuisce l'attuale nome in memoria del nonno. Il nome lazaroun in dialetto romagnolo sta ad indicare un personaggio simpatico e furbetto. Negli anni ottanta una nuova proprietà, l'attuale Roberto Lazzaretti la rinnova e le dona le attuali sembianze curando sapientemente la cucina dove la tradizione romagnola è alla base di ogni piatto anche se rivisitato in chiave contemporanea. I primi piatti sono fatti in casa, le carni provengono dai coltivatori locali e i condimenti sono DOP. Oltre che dei piatti Roberto si occupa personalmente anche della cantina dei vini dove la scelta è ampia sia dal punto di vista locale che internazionale. Il nostro piatto preferito? Il carpaccio caldo con ricotta salata, mandorle brunite e aceto balsamico!
Il nostro viaggio culinario termina a Calycanto, un localino intimo che vi accoglierà in una grotta offrendovi pietanze di varia origine: italiana, messicana, indiana, tutto sotto lo stesso tetto. L'arredamento è ricercato, luci soffuse e total white alle pareti donano al locale un'atmosfera romantica al punto giusto. D'estate prenotate per tempo un tavolo all'aperto mentre in inverno riservate la nicchia per due, very cool! Professionale e accogliente il personale di sala saprà guidarvi nella scelta azzeccata dove, a parer nostro, non potranno mancare le mitiche fajitas e lo spiedone di carne. Ma il vero punto forte del locale sono i dolci: fatevi portare il bongo chobi, un dolce di origini africane con base di biscotto, banane e caramello... viaggerete col palato!