Se c’è un evento che va al di là dell’evento quello è sicuramente il Mondiale. Fervono i preparativi per la kermesse che parte il 12 giugno e che torna in Brasile dopo ben 64 anni. Proprio in Brasile dove il calcio è più che uno sport, è una fede religiosa che unisce tattica, colpi di classe e tifo a ritmo di samba. Per prepararci degnamente all'evento, ecco 10 curiosità sui Mondiali di calcio 2014, nel caso in cui vogliate stare a casa davanti alla tv (magari nuova?) a godervi ogni singola partita e manifestazione collegata!
I numeri
L’evento catalizzerà 6 miliardi di persone e vedrà sfidarsi sul campo superpotenze (il G8 è tutto presente) e Paesi emergenti come la Bosnia (l'unica delle 32 squadre che farà il suo esordio ufficiale al mondiale).
La Caxirola
Dopo la famigerata vuvuzela di Sudafrica 2010, arriva la caxirola brasiliana, variante del caxixi, strumento a percussione a forma di cesto d'origine indigena.
L'inno ufficiale
Dopo Shakira è Pitbull l'autore dell'inno di Brasile 2014. Inutile dire che è già partito il confronto con la bella colombiana vero? Riuscirà Pitbull a farci ballare prima, durante e dopo le partite?
Il Pallone ufficiale è social
Il pallone ufficiale si è presentato con un suo profilo personale su twitter: si chiama Brazuca (lett. Brasiliano) è prodotto da Adidas e si ispira ai braccialetti portafortuna diffusi nel paese che ospiterà l’evento
La mascotte ufficiale
Dall'unione delle parole brasiliane calcio ed ecologia nasce Fuleco, la mascotte ufficiale di Brasile 2014. Il nome è stato scelto da tutti i brasiliani che hanno votato il loro preferito tra diverse opzioni. Nei nostri cuori, però, resterà sempre Ciao, la mascotte delle Notti magiche di Italia '90!
Da stadio a carcere
Per far fronte al sovraffollamento dei penitenziari, uno degli stadi, l'Arena Amazonia di Manaus (44000 posti), potrebbe diventare un carcere al termine della kermesse.
L'Equatore a portata di calcio
Proprio a Manaus, nel cuore della foresta amazzonica dove il tasso di umidità raggiunge l’80%, si giocherà la partita d’esordio dell’Italia. Si tratta della partita più vicina all’equatore mai giocata nella storia dei Mondiali.
C'è chi ha bisogno di uno psichiatra
I “maestri del calcio”, gli inglesi, quest’anno si porteranno dietro anche uno psichiatra. Che fosse la sua mancanza il motivo per cui l’unica vittoria che ricordano risale a quasi mezzo secolo fa?
Dormire low cost a Rio
La crisi colpisce anche i tifosi, ma loro non si perdono d’animo. Per far fronte al caro alloggi c’è chi cerca soluzioni alternative: come dormire a La Rocinha, favela pacificata di Rio de Janeiro, per 50 dollari a notte
Il kebab (quasi) assassino
Brutta disavventura per il terzino del Borussia Dortmund Kevin Grosskreutz che, preso in giro da un tifoso del Colonia, ha reagito tirandogli in faccia un kebab. “Mi spiace", ha dichiarato il giocatore, "non avrei dovuto lanciare quel panino". La bravata non gli costa la partecipazione ai Mondiali e chissà che non arrivi anche qualche pubblicità!